Dopo anni di tagli lineari alla sanità, non si dica razionalizzazione che è tutt’altra cosa, tutti i nodi vengono a galla: mancanza di personale medico e sanitario, attività di prevenzione e servizi di salute mentale non finanziati adeguatamente, riabilitazione quasi del tutto gestita dai privati, liste di attesa lunghissime che costringono a rivolgersi ai privati a pagamento o a rinunciare alle prestazioni, non equità di accesso ai servizi, non uguaglianza dei trattamenti. I cittadini pagano di tasca propria circa 40 miliardi per avere prestazioni sanitarie a fronte di 120 miliardi di spesa sanitaria pubblica. Inoltre la discussione sul Fondo sanitario nazionale che nella prossima legge di bilancio non si prevede sia rifinanziato ci preoccupa fortemente. Credevamo che la pandemia di Covid ci avesse insegnato qualcosa sulla necessità del rilancio del SSN, invece se è possibile stiamo rischiando di perdere un SSN che garantisce un diritto costituzionale. Mancano 30.000 medici ...