Cominciamo
con il dire che il bilancio consuntivo del 2024 si è chiuso in attivo con un
utile di 78 mila euro ossia lo 0,12% del valore della produzione, decisamente
poco se pensiamo che tale risultato è stato ottenuto solo ed unicamente grazie
ad un consistente aumento della TARI pari all'8,9% (fonte Osservatorio Prezzi e
Tariffe di Cittadinanzattiva) senza cui evidentemente il bilancio si sarebbe
chiuso in perdita. Dato ancor più grave se si considera che per i prossimi 3
anni sono previsti ulteriori aumenti della TARI per un totale superiore al 24%.
Con questi numeri alla mano è ovvio che il bilancio di previsione stenti ad
andare avanti, perché i Sindaci di centro sinistra giustamente non vogliono
essere complici del fallimento della destra di governo che al contrario è
chiamata ad assumersi tutte le sue responsabilità.
Lo si è visto in primo luogo nei ritardi della scelta del sito della discarica provinciale, ma poi anche nella rinuncia ai finanziamenti del PNRR per la realizzazione dell'impianto di riciclo dei pannolini, nei ritardi accumulati per la manutenzione degli impianti esistenti rincorrendo la chimera del digestore anaerobico, nel degrado del servizio di raccolta come testimoniano le rimostranze dei cittadini del centro storico di Macerata, nell'abbassamento della qualità del decoro urbano come lamentato dal Comune di Recanati e nella chiusura dell'isola ecologica a Piediripa. Insomma, meno servizi ma più costosi.
Alla luce di quanto sopra fa sorridere leggere che la Provincia di Macerata è il 16° capoluogo più economico d'Italia, perché Macerata è storicamente sempre stata tra le meno care, dunque questo primato non è frutto di politiche virtuose ma di un eredità dovuta alla scelta lungimirante di decenni fa nel voler mantenere il Cosmari a gestione totalmente pubblica, cosa che in futuro non è affatto scontata viste le difficoltà economiche (come dimostrano i continui aumenti della TARI) e l'affinità di una certa destra a strizzare l'occhio all'ingresso dei privati.
Va sottolineato inoltre che nel 2023 la Provincia di Macerata era l'11° capoluogo più economico d'Italia, pertanto in un solo anno si sono perse ben 5 posizioni. Semmai va stigmatizzato che la Provincia di Macerata nel 2024 è stata la 9° provincia con l'aumento percentuale della TARI più alto d'Italia e questo nonostante la produzione pro-capite di rifiuti urbani sia diminuita (ossia il Cosmari ha dovuto gestire meno rifiuti). Alleanza Verdi e Sinistra da tempo denuncia la mancanza di visione e l'incapacità della destra di governo in tema di rifiuti, sanità, acqua ed istruzione e si augura fortemente che al prossimo appuntamento elettorale i marchigiani decidano di licenziare gli attuali governati.
da Sandro Bisonni - AVS Macerata

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