Sabato scorso
si è svolta all’Abbadia di Fiastra la cerimonia per celebrare la seconda
tornata di piantumazioni nel Parco della Vita, voluta dalla Fondazione
Giustiniani Bandini come momento di ringraziamento e condivisione verso tutti
coloro che hanno scelto di mettere a dimora una pianta in questo luogo. Una
cerimonia sobria e semplice, ma intensa e carica di significato per i
partecipanti.
Dopo la messa,
celebrata nella chiesa dell’Abbazia dal Vescovo di Macerata Mons. Nazzareno
Marconi, il Presidente della Fondazione Giustiniani Bandini, Renato Poletti, ha
rivolto un saluto e un ringraziamento ai presenti ricordando l’importanza e il
valore di questa iniziativa. Il Parco della vita, che copre un’area di circa 2
ettari e mezzo, è stato concepito e realizzato dalla Fondazione Giustiniani
Bandini affinché chiunque potesse piantarvi un albero, da dedicare a una
persona cara, un nuovo nato, qualcuno che non c’è più, o un evento particolare
della propria esistenza. Ogni albero diventa quindi il testimone di una nuova
vita, o il custode del ricordo di qualcuno o di qualcosa.
Il Parco è
stato ufficialmente inaugurato nell’aprile dello scorso anno, e nell’occasione
vennero piantati una trentina di alberi di natura istituzionale, dedicati a
vari enti e istituzioni. Fin da subito l’iniziativa ha riscosso un grande
successo, e la Fondazione ha cominciato a ricevere numerose adesioni e
prenotazioni per la piantumazione di alberi da parte di privati cittadini.
Quella
celebrata ieri è appunto la seconda piantumazione di alberi di privati, ben
112, che fa seguito a quella che si è svolta il 7 aprile scorso, quando furono
111 le piante messe a dimora. Un nuovo polmone verde che conta ormai quasi 260
alberi, dunque, e che cresce di anno in anno andando ad arricchire ancor di più
un contesto ambientale e vegetazionale, già di grande rilievo, come quello
dell’Abbadia di Fiastra, che è anche una Riserva Naturale Statale fin dal 1984:
“Il Parco
della Vita è divenuto un nuovo importante punto attrattivo e di riferimento per
tutti i frequentatori dell’Abbadia – dice Renato Poletti, Presidente della
Fondazione – nel quale ora abbiamo anche l’onore di poter ospitare una pianta
davvero speciale, ossia un olivo che abbiamo dedicato a Papa Francesco, e che è
stato da lui personalmente benedetto”.
“Si tratta di
un piccolo strappo ad una regola che ci eravamo dati – prosegue Poletti – e
cioè di avere all’interno di questo Parco soltanto un olivo, quello posto al
centro e dedicato al Duca Sigismondo Giustiniani Bandini, ma si tratta di
un’eccezione che abbiamo fatto con grande piacere, nella consapevolezza che
quest’albero diventerà per tutti i frequentatori dell’Abbadia un simbolo di
fede e di rispetto per la natura, secondo i valori che Sua Santità ha enunciato
nella sua enciclica Laudato si’ “.
da Organizzatori
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