Il ritratto di Francesco Filelfo,
risalente al XV secolo e registrato nel
Catalogo generale dei beni culturali, sarà presto restaurato. L’opera tempera su pergamena, di proprietà
dello stesso Comune di Tolentino, è attualmente conservata presso la sede
dell'ente ed è in discrete condizioni, necessita, però, di un intervento
conservativo che possa sanare i danni presenti e creare un sistema di montaggio
più idoneo per la sua delicatezza.
L’Opificio delle Pietre Dure di Firenze,
istituto ad autonomia speciale del Ministero della Cultura che opera come
centro di competenza e riferimento nazionale nel settore della conservazione di
opere d’arte, svolgendo attività di restauro, ricerca e alta formazione, si è
reso disponibile a eseguire il restauro e, allo scopo, ha effettuato un esame
diretto dell’opera e ha relazionato sull’esito dell’analisi e sulle ipotesi di
intervento.
“La Soprintendenza archeologia, belle
arti e paesaggio per le provincie di Ascoli Piceno, Fermo e Macerata - che ha
seguito dall’inizio le operazioni - ha espresso parere favorevole al progetto
di restauro e l’Opificio ha assunto a proprio carico i costi per l’approfondimento
delle indagini e per il restauro, restando a carico del Comune le spese per il
trasporto del ritratto a Firenze da parte di ditta specializzata e per la
copertura assicurativa da chiodo a chiodo”, si legge in una nota
dell'amministrazione comunale.
“Pertanto il sindaco e la Giunta hanno
espresso indirizzo favorevole al restauro da parte dell’Opificio delle Pietre
Dure di Firenze del ritratto di Francesco Filelfo e di assumere a carico
dell’ente le spese per il trasporto del ritratto a Firenze da parte di ditta
specializzata e per la copertura assicurativa”.
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