Domani, venerdì 8 novembre alle ore
21.15, al multiplex Giometti di Tolentino riprende la rassegna cinematografica ‘La
Decima Musa’ a cura del prof. Alberto Pellegrino, con la partecipazione di
Unitre e Cine Club con il film ‘All we imagine as ligth – Amore a Mumbai’ della
regista Payal Kapadia: Prabha è un'infermiera nel reparto ginecologico di un
caotico ospedale di Mumbai. Tramite un matrimonio combinato ha sposato senza
conoscerlo un uomo che subito dopo si è trasferito in Germania, senza farsi
praticamente più sentire. La donna divide un microappartamento con
un'infermiera più giovane, Anu, che è innamorata di Shiaz, un ragazzo musulmano
inaccettabile agli occhi della sua famiglia indù (così come lei è inaccettabile
per la famiglia di Shiaz). La terza protagonista è la città di Mumbai, metropoli
sovraffollata ‘costruita dalle mani della povera gente’ e punteggiata da
condomini alveari in cui ognuno ha poco spazio per sé ma coltiva grandi sogni,
perché "bisogna credere nelle illusioni, altrimenti si impazzisce".
Una città che annulla le singole individualità e dove il lusso sfrenato è
riservato a pochi privilegiati, così come è discriminante la società indiana
che attraverso le sue regole rigide e millenarie esercita una pressione
incontestabile sulle vite delle persone, soprattutto (ma non solo) quelle di
sesso femminile.
Venerdì 15 novembre ore 21.15 la
rassegna presenta ‘Vermiglio’ della regista Maura Delpero, vincitrice del Gran
Premio del Cinema di Venezia: Lucia, Ada e Flavia sono le tre figlie femmine
della famiglia Graziadei che ha contato dieci nascite, non tutte purtroppo
andate a buon fine, come succedeva nell'Italia rurale all'epoca della Seconda
Guerra Mondiale. I Graziadei vivono nella frazione trentina di Vermiglio, in
una casetta in mezzo ai campi e alla neve dei lunghi inverni di montagna. Il
capofamiglia è un maestro elementare che si sforza di insegnare ai suoi
studenti non solo ad esprimersi in un italiano corretto invece del dialetto che
tutti (compresi i Graziadei) parlano a casa, ma anche ad aspirare a qualcosa di
più bello e più alto della fatica quotidiana. Quando i Graziadei ospitano un
soldato siciliano che ha disertato l'esercito si innesca una reazione a catena
che l'unità famigliare dovrà gestire, e che si svilupperà lungo le quattro
stagioni dell'ultimo anno di guerra.
Venerdì 22 novembre ore 21.15 la
rassegna cinematografica continua con il film ‘Finalement’ del regista Claude
Lelouch: Lino è un uomo che sta girovagando nel Nord della Francia. A ogni
persona che gli concede un passaggio racconta di sé e della propria vita una
versione diversa. Scopriremo progressivamente quale sia il suo reale passato e
cosa gli riservi il prossimo futuro. Claude Lelouch (classe 1937) si è spesso
immedesimato nei suoi personaggi trasferendo in loro le proprie vittorie e le
proprie sconfitte sia nel campo professionale che in quello ancor più ampio dei
sentimenti. Ed è proprio della follia dei sentimenti di cui Lino (uno
straordinario Kad Merad disponibile a qualsiasi variazione di tono, anche la
più sottile) è portatore (in)sano in quanto desideroso di ritrovare in sé
quelle vibrazioni e anche quelle profonde contraddizioni che ha rilevato,
immedesimandosi, in coloro per i quali ha prestato la propria opera (che ci
verrà rivelato quale sia).
La rassegna si conclude venerdì 29
novembre ore 21.15 con il film ‘Taxi Monamour’ di Ciro De Caro: A Roma
s'incontrano per caso due solitudini, due giovani donne un po' tristi e
fragili, e indecise su cosa fare della propria vita. Anna è in prova come
cameriera in una trattoria, il fidanzato è spesso all'estero per lavoro e lei
ha da poco scoperto di avere una malattia ma non trova la forza di affrontarla;
non si è confidata nemmeno in famiglia, né con la madre né con i fratelli.
Nadia (a cui Anna dà inizialmente il nome di Cristi) è una ragazza venuta
dall'Ucraina dopo l'inizio della guerra per stare dagli zii, fa la badante e
rifiuta altri lavori perché vuole tornare al suo Paese. Lentamente, tra le due
nasce un'intesa che lascerà il segno su entrambe.
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