Passa ai contenuti principali

Civico22: per una politica dei rifiuti

 


Una delle caratteristiche forse più peculiari delle società contemporanee è quella di produrre cose che, esaurita lo loro utilità, diventano irrimediabilmente scarti di non semplice gestione e con un peso ecologico enorme. Siamo quindi chiamati a definire processi virtuosi che permettano di evitare di produrre scarti a monte e di ridurne il lo-ro scarico nell’ambiente a valle. Le diverse direttive europee su questo sono piuttosto chiare (es.,  Dir. 2008/98/CE, Dir. 2018/851/UE, ecc.). Se però si tentenna nelle iniziative da prendere, se non si organizza una gestione virtuosa è evidente che i rifiuti continueranno ad essere un problema ed un costo, ambientale ed economico, per i territori.

E questa sembra essere il caso dell’area del maceratese. Appare quindi un po’ discuti-bile come, nel Consiglio comunale di Tolentino del 27 giugno 2024, la mozioni proposta dal consigliere D’Este sull’aumento della TARI (con delibera del 12/04/2024 per il biennio 2024-2025 e pari a un +9,6% all’anno, aumento che alcuni tecnicismi e contri-buti hanno per ora contenuto) abbia suscitano un dibattito poco utile, non tanto perché è la terza sollecitazione che arriva dai banchi di parte dell’opposizione, ma perché po-co sembra potersi/volersi muovere. A ben leggere, la mozione presentata (e respinta) si reggeva su tre punti di buon senso che potevano essere per lo meno discussi meglio.

Il primo aspetto riguardava la richiesta di impegno l’amministrazione a individuare ulteriori risorse per contenere gli aumenti e di rivedere i parametri per le agevolazioni previste. Su questo punto il dibattito in Consiglio ha ribadito che, visto lo stato del Comune, non era possibile fare ulteriori modifiche se non minime e con un rapporto costi-benefici del tutto sfavorevole, i numeri sono questi e le difficoltà del COSMARI note. Si è inoltre sottolineato come la richiesta fosse fuori tempo per il 2024 e difficilmente applicabile per il 2025 visto che sarebbero necessari alcuni passaggi, ammesso che si volessero fare delle modifiche. Gli aspetti menzionati sono oggettivi, ma a noi pare una visione un po’ limitata, la politica non è chiamata tanto a gestire l’ordinario (basterebbero i tecnici), quanto piuttosto ad individuare soluzioni e strade non intraprese prima, pur nei limiti di un Comune.

Nel Consiglio è emerso come le agevolazioni previste (per noi insufficienti specie nella prospettiva di quasi certi ulteriori aumenti) sono state richieste da un numero limitato di cittadini. E’ mancata un’adeguata comunicazione o i parametri non riescono a raggiungere adeguatamente la platea? Oppure entrambi? Su questo, almeno su questo, si potrebbe intervenire ed effettuare delle veri-fiche urgenti. Ma se l’idea di partenza è che lo status quo “è questo”, nessuna alternati-va, nessuna azione appare possibile, anzi, immaginabile. Spesso i tecnicismi, l’attivazione di iniziative in un ambito per recuperare poi risorse in un altro sono possibili solo se si esce dagli schemi, diversamente l’esito è già scritto. La mozione, ci pare, puntava su questo, attivare un ragionamento collettivo che potesse andare oltre lo stato attuale, valutare strade nuove; la risposta è stata, sostanzialmente: “non ce ne sono”.

Il secondo punto della mozione fa riferimento al futuro, alla prospettiva. E’ noto che gli aumenti sono dettati da un mancato miglioramento del servizio del COSMARI e dall’assenza di strutture per la gestione dei rifiuti. Qui si chiedeva all’Amministrazione di farsi promotrice di uno slancio nuovo per il COSMARI e di stimolo agli altri sindaci per individuare soluzioni adeguate ai tempi. In breve, di farsi attore di una nuova politica dei rifiuti per superare l’immobilismo degli scorsi anni. Questo non significa però puntare sulle infrastrutture salvifiche, come inceneritore o termovalorizzatore, cosa che è riecheggiata in Consiglio.

Il termovalorizzatore CopenHill, a Copenaghen, considerato speso un modello, per essere economicamente conveniente necessita di volumi di rifiuti tali da scoraggiare il riciclaggio, la prevenzione degli scarti e utilizza rifiuti dall’estero (per lo più riciclabili, come plastica e carta). Questo succede anche nella “virtuosa” Lombardia, che pur avendo tassi di raccolta differenziata alti (73%) destina il 42% circa dei suoi rifiuti urbani (trattati e non) all’incenerimento per alimentate i suoi 12 impianti, strutture sovradimensionate per le esigenze regionali ma “necessarie” visto, ad esempio, il deficit degli impianti di trattamento della frazione organica.

A ciò si aggiunga che ceneri e fumi non sono poi così facilmente gestibili e spesso sono impianti che consumato più energia di quella che producono. Va quindi pensato in modo nuovo il futuro della gestione dei rifiuti considerando che i dati ISPRA segnalano come in provincia di Macerata si è nel paradosso di assiste a una riduzione della popolazione (-6,8% dal 2010 al 2022) ma a un incremento della produzione pro capite di rifiuti ur-bani (+2,3%), mentre il dato nazionale scende (-7,7%).

Sempre l’ISPRA fotografa poi per Tolentino un quadro ancora più grave, la produzione di rifiuti pro capite è superiore al dato provinciale (563,6 kg/ab. anno nel 2022) e le tonnellate di rifiuti prodotti sono cresciute dell’8,6% negli ultimi 12 anni, malgrado il calo dei residenti (-13,9%) e il buon livello di differenziata (72%). Il COSMARI (ma anche la Regione) dovrebbe es-sere spronata a individuare soluzioni che favoriscono la contrazione del rifiuto a monte e del recupero a valle del ciclo di gestione (con campagne di comunicazione pervasive, convenzioni con i diversi consorzi di recupero, ecc.), tanto da poter portare, in tempi ragionevoli a una soluzione sostenibile. Portare ad esempio la nostra realtà a quella che Legambiente chiama Comuni rifiuti free non è impossibile. Sul punto la risposta è par-sa un po’ vaga, del tipo: “ci stiamo lavorando…”.

L’ultimo punto della mozione riguardava la richiesta di una maggiore partecipazione su temi così importanti che evidentemente non si riducono all’aumento di 10, 20 o 30 euro all’anno, ma al futuro di un territorio e all’adozione di pratiche e soluzioni complesse. Si chiedeva, riportiamolo: “di adottare forme di informazione e di partecipa-zione della popolazione in tutti i casi di scelte di elevata valenza in termini di impatto sul territorio, sull’ambiente e sulla salute dei cittadini, specie nella introduzione di nuove tecnologie di gestione dei rifiuti tanto per la parte dei rifiuti solidi urbani quanto per la parte organica”.

Tradotto, se abbiamo bisogno di innovazioni è evidente che c’è necessità di (ri)avvicinare alla vita politica ed istituzionale i cittadini, di promuovere la partecipazione anche in risposta ad un grave astensionismo che si configura come sempre più strutturale. Questo porta a decidere sul futuro di tutti un contenuto numero di cittadini. In gioco c’è la stessa vita democratica e la legittimazione delle istituzioni. Questo punto forse era troppo alto, troppo ardito, ma è tempo di osare, di immaginare futuri diversi e, possibilmente, migliori. Su questo non ci pare ci siano sta-ti commenti. 

La materia è evidentemente complessa, ostica. Non ci sfugge che anche il COSMARI e il Comune hanno dei limiti, ma esiste la possibilità di immaginare e lavorare per una diversa gestione dei rifiuti. Se stimolare un design industriale dei prodotti che consenta una più facile raccolta differenziata e recupero è cosa forse oltre le nostre possibilità, si può certamente spingere nel promuovere la raccolta differenziata con l’adozione del sistema della tariffa puntuale e di un maggior controllo, cosa accennata in Consiglio, ma anche di dotare il territorio di impianti per il trattamento e recupero dei rifiuti, riducendo al minimo l’opzione discarica ed anche il termovalorizzatore (su cui andrebbe discusso dove realizzarlo eventualmente, cosa che avrebbe probabilmente la stessa difficoltà, se non maggiore, della localizzazione della discarica). In tal senso le istituzioni hanno il compito di favorire le condizioni per realizzare questi obiettivi. Se si guarda alle realtà più virtuose, quelle che Legambiente chiama ‘Comuni rifiuti free’, è possibile governare il contingente ed immaginarsi sin da ora il futuro. Nel dibattito in Consiglio questo è mancato a nostro avviso, la mozione chiedeva un impegno verso questi punti, non altro.

 

Paolo Dignani -coordinatore Civico22

Commenti

Post popolari in questo blog

A Tolentino Villa Gabrielli rinasce e diventa Interno Marche: da storico opificio a hotel

  Nella villa tardo liberty che per sessant’anni è stata la sede della Nazareno Gabrielli e di Poltrona Frau sta per aprire Interno Marche, il ‘design experience hotel’ pensato e voluto dal Cavalier Franco Moschini, legato a doppio filo con l’edificio di viale Cesare Battisti. Rinasce così l’edificio che dai primi del ‘900 ha reso Tolentino un punto di riferimento per la pelletteria dopo quattro anni di cantiere e un intervento di recupero e trasformazione degli spazi che ne ha restaurato gli affreschi, modulato i grandi spazi di opificio novecentesco, integrato le antiche vasche di concia e li ha messi in dialogo con i lavori dei più grandi designer italiani e internazionali. Le 30 camere dell’hotel sono difatti dedicate alla storia del design internazionale e ai suoi protagonisti con 25 camere e 5 suite long stay. Le camere sono tutte diverse una dall'altra ed ispirate, ciascuna, allo stile del progettista a cui sono intitolate oltre che a 5 movimenti stilistici che hanno attra

A Tolentino scontro tra due auto nella zona industriale

  Scontro tra due auto: una sessantenne soccorsa in eliambulanza. E’ avvenuto poco prima delle 14 di oggi, nella zona industriale est, a Tolentino. Ancora da ricostruire l'esatta dinamica del sinistro, ai rilievi del caso procedono gli agenti della polizia locale, che hanno anche regolato il traffico nel tratto interessato dal sinistro sino al completamento delle operazioni di soccorso. Ad essere coinvolte nell'incidente sono state la Toyota Yaris condotta dalla donna e una Fiat Bravo, con al volante un uomo di Tolentino. Ad avere la peggio è stata proprio la prima paziente che, dopo aver ricevuto le prime cure in loco dai sanitari del 118, è stata trasferita in eliambulanza all'ospedale Torrette di Ancona. Avrebbe riportato una frattura, ma non sarebbe in pericolo di vita. Praticamente illeso, invece, l'occupante dell'altro veicolo.

Tolentino: uomo trovato morto in casa

  Tragedia a Tolentino, dove un uomo di 52 anni è stato trovato senza vita all'interno della propria abitazione, in viale Giacomo Matteotti. In base a una prima ricostruzione, si sarebbe tolto la vita nella mattinata di oggi, impiccandosi. Sul posto sono accorsi i sanitari del 118 che non hanno potuto far altro che constatarne il decesso. Per gli accertamenti del caso sono intervenuti i carabinieri della locale stazione. La salma è stata restituita ai familiari per la predisposizione del rito funebre. Inoltre i carabinieri dell’aliquota radiomobile hanno denunciato per guida in stato di ebbrezza un 37enne, originario del Marocco e residente fuori regione. Nella nottata l’uomo è stato fermato al volante di un mezzo di un’impresa edile ed è subito emerso che era privo di patente di guida, in quanto mai conseguita. L’accertamento mediante etilometro ha poi attestato che l’uomo aveva un tasso alcolemico di 2,27 grammi/litro (quasi 5 volte superiore al limite consentito per legge).