Il festival solidale, inclusivo ed ecosostenibile ideato da Neri Marcorè e Giambattista Tofoni con lo scopo di tenere accesi i riflettori sui territori interessati dalle scosse sismiche del 2016 il 13 luglio fa tappa in città.
Il giardino del convento dei Cappuccini con lo straordinario scenario del santuario di San Salvatore in Colpersito ospiterà, a partire dalle ore 18, il concerto di Ernst Reijseger & Cuncordu e Tenore de Orosei dal titolo “The face of God”.
Questo concerto comprende brani del repertorio sacro della tradizione sarda e musiche che il violoncellista olandese ha composto come colonna sonora per alcuni film diretti da Werner Herzog: opere cinematografiche, a dir poco visionarie, sulle quali la musica di Reijseger si adagia come un velo magico, contribuendo a creare un effetto ipnotico fuori dal tempo.
Da un lato il virtuosismo di Reijseger, che sorprende per la tecnica alquanto trasgressiva e la capacità di trasformare in poesia anche la sperimentazione sonora, dall’altro le screziature armoniche del canto tradizionale sardo dei Cuncordu e Tenore de Orosei: i contrasti espressivi tra jazz d’avanguardia e musica sacra di origine etnica promettono di sprigionare un fascino arcano e conturbante.
Redazione - laScansionenet
Il giardino del convento dei Cappuccini con lo straordinario scenario del santuario di San Salvatore in Colpersito ospiterà, a partire dalle ore 18, il concerto di Ernst Reijseger & Cuncordu e Tenore de Orosei dal titolo “The face of God”.
Questo concerto comprende brani del repertorio sacro della tradizione sarda e musiche che il violoncellista olandese ha composto come colonna sonora per alcuni film diretti da Werner Herzog: opere cinematografiche, a dir poco visionarie, sulle quali la musica di Reijseger si adagia come un velo magico, contribuendo a creare un effetto ipnotico fuori dal tempo.
Da un lato il virtuosismo di Reijseger, che sorprende per la tecnica alquanto trasgressiva e la capacità di trasformare in poesia anche la sperimentazione sonora, dall’altro le screziature armoniche del canto tradizionale sardo dei Cuncordu e Tenore de Orosei: i contrasti espressivi tra jazz d’avanguardia e musica sacra di origine etnica promettono di sprigionare un fascino arcano e conturbante.
Redazione - laScansionenet
Commenti
Posta un commento