Passa ai contenuti principali

Musicultura raddoppia il successo al Persiani con Guido Catalano e i giovani finalisti

Con l’esibizione della seconda parte dei 18 finalisti le canzoni passano a Rai Radio 1 e al prestigioso Comitato di Garanzia del Festival

  “La poesia è una canzone che non ha bisogno di musica ma se funziona dovrebbe avere la musica e il ritmo nel suo interno; musica e poesia sono intime cugine.”

Con queste parole, il poeta e scrittore Guido Catalano, ha aperto il secondo concerto live di presentazione dei 18 finalisti di Musicultura 2024, a Recanati, in anteprima nazionale, in diretta su Rai Radio 1 su èTV Marche, con collegamenti e servizi su Rai TgR, in live streaming su Rainews.it e sui social di Musicultura.


  Catalano, tra i membri del prestigioso Comitato di Garanzia del Festival, ha offerto un’anticipazione del suo ultimo libro in uscita il 30 aprile “Cosa fanno le femmine in bagno?"  una ballata "tristallegra" in versi liberi e con la musica incorporata, che vede protagonista un bambino di 7 anni e mezzo, in missione, svelare i misteri del mondo delle femmine.

Con un reading sul tema dell’amore, dalla “ Pfr “ ovverosia dalla  -Poesia di Fine Rapporto- “Ti voglio bene si dice al cane”, passando attraverso “C’era una volta una storia” protagonista dello spettacolo musical poetico con il cantautore Dente, fino a “Teniamoci stretti che c’è  vento forte” Catalano ha esplorato con la sua poesia ricca di potente immaginazione e imprevedibile ironia il mondo dei sentimenti amorosi.

Sul palco del teatro Persiani, gli ultimi nove artisti finalisti di Musicultura 2024 hanno presentato e raccontato le loro canzoni ai microfoni di John Vignola, Duccio Pasqua e Marcella Sullo di Rai Radio 1

  I Velia, Irene Cavallo e Matteo Giannaccini Gravante di Roma,  si sono esibiti con “Scogli”. “Una canzone nata su uno scoglio in Puglia, sulla paura di diventare grandi e di prendere decisioni senza nessuno che ti insegna a farlo. – Hanno spiegato gli artisti - Lo scoglio è  il luogo 'fermo' su cui ci si  sente sicuri prima di fare un tuffo. Un monito a superare i propri limiti, senza dimenticare le memorie dell'infanzia che nel nostro caso ritrovano radici al mare”.

  Con un particolare e potente timbro vocale, Nico Arezzo di Modica e bolognese di adozione, ha presentato “Nicareddu”, la bellezza di riscoprire le proprie radici: “Nicareddu in siciliano vuol dire “piccolino”, ma è da immaginare tra le labbra di una nonna ad un nipotino. – Ha detto Nico Arezzo -   Nicareddu è una leggenda. Vento, fuoco, mare ed un bambino raccontano una storia che non ha tempo, la costante ricerca di un posto in cui sentirsi a casa per poi trovare casa nel posto da cui si è partiti”.


  Da Catania sul palco del Festival Anna Castiglia, accompagnata alle tastiere da Simone Matteuzzi, tra i  vincitori di Musicultura  del 2023, con il brano "Ghali": “La canzone parla, in chiave ironica, di vittime e vittimismo, della  necessità di trovare sempre un capro espiatorio sul quale scaricare la colpa dei nostri insuccessi, pur di non prenderci le responsabilità”.

  "Venezia di sera" è la canzone d’amore dai toni nostalgici di Sandro Barosi, cantautore di Cremona “L’ho scritta su suggerimento di un’editrice, un brano d’amore per far si che la mia storia diventasse anche la storia di qualcun altro, ho accettato il consiglio ed è nata la canzone”.

  Il rapper FALCE al secolo Alberto Falcetta, di Cumiana (To) ha presentato “In debito”.

“L'ho scritta in un momento particolare della mia vita, è sulla volontà di non arrendersi, di tornare alla carica dopo una sconfitta, parla di rivalsa, di vergogna e della promessa di non volersi mai più sentire così".


  Helle, nome d’arte di Lisa Brunetti di Bologna, si è esibita con "Lisou" dove affronta il senso della mancanza dell’amore come fede in un’inutile attesa.  “E’ un brano che ho creato durante la quarantena del Covid, quando ero innamorata di un uomo che non potevo vedere di persona. "Lisou"  è "Lisetta" in francese, mi chiamava con questo appellativo”.

  PORCE all’anagrafe Emiliano Porcellini di Carugate, ha riscoperto la sua vecchia passione per la musica durante il lockdown ed è nato il brano “La fine della festa”: “Una canzone sulla guerra di ieri, di oggi e di domani, nelle sue manifestazioni ricorrenti di dolore e distruzione e su quel senso di vuoto e disorientamento che vive in tutti noi che in fondo sappiamo che non esiste un rifugio sicuro perché la storia a volte è ineluttabile”.

  Il cantante e polistrumentista livornese Eugenio Sournia ha presentato “Il Cielo” dove esplora l’universo emotivo del dolore con una profonda vena poetica. "Parla della necessità di essere duri con noi stessi per dare un senso al dolore che proviamo. Fa riferimento ad un momento in cui ho capito che un mio dolore era dovuto alla mia meschinità e che provarlo era un'occasione per superare quelle stesse ambizioni che mi tenevano ancorato a terra.”


  De.Stradis è il progetto solista di Vincenzo Destradis, cantante, autore e produttore bolognese, ha offerto al pubblico “Quadri d’autore”: “un brano nato in momenti molto distanti tra loro. Il testo è stato istantaneo, il ritornello è nato improvvisando con l'harmonizer e la parte strumentale della strofa ha avuto origine molti anni prima con la persona a cui è dedicata. Parti che si sono legate da sole, con una certa magia”.


  In chiusura dei concerti dei finalisti 2024 il commento del direttore artistico di Musicultura Ezio Nannipieri:  “due serate bellissime, crediamo di aver reso un buon servizio alla musica e soprattutto alla bravura e alla creatività dei 18 finalisti, lo abbiamo visto e ascoltato nelle espressioni e  negli applausi del pubblico, ce lo confermano anche i numeri  delle dirette streaming su Rainews.it e  degli ascoltatori di Rai Radio 1 la Radio ufficiale del Festival  che da lunedì comincerà a programmare le canzoni finaliste nella playlist giornaliera”.


Le canzoni dei 18 finalisti di Musicultura passeranno ora in mano alla programmazione radiofonica di Rai Radio1 e all’esame del prestigioso Comitato di Garanzia del Festival. Otto saranno alla fine i vincitori che si esibiranno con i prestigiosi ospiti italiani ed internazionali nelle serate di spettacolo finali del Festival il 21 e il 22 giugno allo Sferisterio di Macerata. Lì sarà il voto del pubblico ad eleggere il vincitore assoluto del Concorso, al quale andrà il Premio Banca Macerata di 20.000 euro.

Redazione - laScansionenet

Commenti

Post popolari in questo blog

A Tolentino uomo muore gettandosi dal ponte

  In questo giorno in serata a Tolentino è avvenuta una tragedia: un uomo di circa 70 anni ha perso la vita dopo essersi lanciato dal ponte di via Nazionale intorno alle 19.30 con un gesto volontario, precipitando da un’altezza di circa cinque metri. Subito sono stati allertati i soccorritori del 118, ma i medici hanno potuto soltanto constatarne il decesso. I carabinieri della Compagnia di Tolentino sono impegnati nelle indagini per chiarire le circostanze che hanno portato a questa tragedia.

Investimento a Tolentino: morta una ragazza

 Tragedia oggi pomeriggio a Tolentino, in contrada Pace. Da come si apprende, intorno le 18:10, per motivi ancora da chiarire, due ragazzi sono stati investiti da un furgoncino dell'Apm di Macerata, mentre attraversavano la strada per dirigersi al centro commerciale Oasi, dopo aver lasciato lo scooter nei pressi del cinema Giometti. Avvertiti i soccorsi, sono intervenuti sul posto gli operatori sanitari del 118, che purtroppo hanno constatato il decesso della giovane (14 anni), mentre l'altro coetaneo, rimasto ferito, è stato trasportato in eliambulanza all'ospedale Torrette di Ancona. Presente sul luogo del sinistro anche la Polizia Locale di Tolentino per gli accertamenti di rito.  E.C. Redazione -laScansionenet

A Tolentino cordoglio per Pietro Pisciotta

  Il Sindaco Mauro Sclavi anche a nome dell’Amministrazione comunale e della Comunità tutta esprime il suo cordoglio per la scomparsa di Pietro Pisciotta. Per tanti anni ha ricoperto l’incarico di Direttore dell’ASSM, l’azienda pluriservizi partecipata dal Comune di Tolentino per la quasi totalità delle quote. Ingegnere molto preparato, Pisciotta ha contribuito fattivamente alla crescita di ASSM sia sotto il profilo tecnologico che economico, favorendo scelte e investimenti che hanno accresciuto il prestigio dell’azienda e soprattutto migliorato in maniera costante la qualità dei servizi erogati nei diversi ambiti di competenza. Fondamentale nel suo ruolo nei rapporti con i diversi Consigli di Amministrazione che si sono succeduti che con i sindaci e le diverse Amministrazioni comunali. Ha diretto l’ASSM e le Terme di Santa Lucia con competenza e professionalità, oltre a dedizione e grande senso di sacrificio.