Apprendiamo dalla stampa, l’insediamento di un nucleo di esperti nominato dal C.d.a del Consorzio finalizzato, così è riportato: “Individuare tematiche oggetto di possibili progetti, anche nell’ambito di quelli finanziabili dalla UE da sviluppare insieme in modo multidisciplinare… Nella lista delle pubblicazioni è stato inserito l’impianto di biodigestione anaerobica per il trattamento della frazione organica, in collaborazione con progettisti e con l’Università Politecnica delle Marche”.
Il PCI, pur non entrando nel merito dei profili di levatura professionale dei Componenti di questo Comitato Scientifico intendo nel loro mandato ricevuto, rileva per l’ennesima volta il grosso problema in capo al C.d.a, non solo nel trattamento dei rifiuti organici, ma quello di non aver individuato ancora un nuovo sito per l’abbancamento dei solidi, è di questi giorni la denuncia del Sindaco di Cingoli, dove sottolinea la data del 31 dicembre, entro la quale si deve individuare il nuovo sito o siti provinciali come da accordi nel piano d’ambito, altrimenti il sito di Cingoli non sarà piu’ utilizzato.
Nel frattempo già i Cittadini hanno avuto aumenti importanti nella tassa e la ns preoccupazione è che questa tassa andrà a gravare ancora di piu’ nelle tasche dei cittadini, soprattutto in quelle dei pensionati al minimo sociale che vivono sotto la soglia di povertà.
Il PCI denuncia con forza l’assenza dei Sindaci e dei loro rappresentanti nel Cda, che da troppi mesi sono distanti e latitanti nel rappresentare istanze dirette, nel trovare soluzioni sul problema rifiuti senza coinvolgere i cittadini, ma i più sono impegnati nella campagna elettorale, dove si continuerà a fare promesse che per l’ennesima volta non saranno mantenute.
Infine ritorniamo sulla probabile realizzazione del digestore anaerobico, dove facciamo un appello alla Associazione Salvambiente, unica da mesi a sensibilizzare i Cittadini del territorio, sul problema della salute rispetto a questo impianto; è quello di chiedere un incontro ufficiale con il Contrada del Cosmari, dove con l’aiuto dei Sindaci, si proceda ad insediare una Commissione di tecnici, esperti, cittadini e Associazioni ambientaliste, per una verifica definitiva del progetto stesso, dove la salute dei Cittadini è il primo elemento fondamentale da salvaguardare.
Il PCI è il primo se non l’unico partito a trattare
questo argomento nel territorio, ma siamo comunque interessati a saperne di più
per 2 questioni: La prima; se non ci sono finanziamenti per realizzare questo
impianto, non vorremmo che si aprisse ad una iniziativa speculativa di privati.
La seconda; non siamo contrari a priori sulle realizzazione di impianti con
nuove tecnologie per il trattamento dei rifiuti umidi, se poi queste soluzioni
portano alcuni benefici indirizzati ai Cittadini, soprattutto quella nel
diminuire la tassa in corso.
PCI Federazine di Macerata il segretario Emanuele Porfiri
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