Si sono svolti ieri pomeriggio allo stadio Della Vittoria di Tolentino i funerali di Nicola Scisciani, morto a 12 anni per un incidente stradale avvenuto domenica scorsa. La messa del funerale è stata concelebrata da p. Gabriele Pedicino, e sono stati tanti quelli che hanno voluto essere vicini al dolore della mamma Maria Luisa, del papà Silvano e del fratello Alessandro.
Sul feretro era adagiata la bandiera con i simboli degli Scout, visto che Nicola era entrato a far parte del gruppo di Tolentino sette anni fa, come ha sottolineato nell’omelia p. Gabriele: “Nicola tu eri un bravo scout, ma la messa non è che ti piacesse tanto.
Guarda oggi che hai combinato e quanta gente hai raccolto
proprio per celebrare una Santa Messa. Dal cielo oggi puoi finalmente
catechizzarci tutti su quanto è importante ciò che stiamo celebrando ora. Adesso
la messa la vedi con gli occhi di chi abita il cielo, sai che non c'è cosa più
bella, più importante e più forte dell’Eucarestia. Ora lo sai e ti chiediamo di
sussurrarlo al cuore di ciascuno di noi”.
Ma non è un
addio: “Nicola non ha perso la vita, ma ha ricevuto la vita per sempre, quella
vita che gli è stata consegnata il giorno in cui i genitori lo hanno portato
alla fonte battesimale. Questo bambino saggio con poco, ha gustato cosa è
essere del Signore. E il Signore ha detto, Nicola vieni in questa pace”.
I compagni di
classe lo hanno ricordato come un ragazzo sempre attento e disponibile a chi
chiedeva: “Sapevo che saremmo diventati migliori amici. Sarai sempre nei nostri
cuori, per me eri come un punto d’appoggio, un amico di cui mi potevo fidare
ciecamente... Caro Nicola, siamo qui tutti per te. Ci manchi moltissimo, senza
di te la classe è più spenta, eri tu che la illuminavi...
Essendo nato
30 minuti dopo di me, mi sei stato sempre accanto, fin dalla culla. Sei stato
la persona di cui mi fidavo di più. Ci ritroveremo lassù per tornare a ridere e
scherzare insieme… Tutto avrei pensato tranne di parlarti con un foglio
scritto, mi manchi da morire e faccio fatica a pensare che tutto questo
cambierà. Senza di te è tutto incredibilmente triste e senza senso.
L'entusiasmo di quando ci siamo ritrovati a scuola ha lasciato spazio al
silenzio...
L’entusiasmo che avevamo il primo giorno di
scuola, quando ci siamo raccontati tutto ciò che avremmo voluto fare in questo
anno scolastico ha lasciato spazio al silenzio… Abbiamo deciso di realizzare i
nostri sogni credendoci fino in fondo e con una forza che prima non avevamo:
quella forza, Nicola, sei tu”.
Anche il
sindaco di Tolentino, Giuseppe Pezzanesi, al termine della cerimonia,
rivolgendosi ai ragazzi, ha raccontato che non voleva credere subito alla
notizia giuntagli domenica scorsa: “La famiglia di Nicola ha mostrato una fede
ed un coraggio irrangiungibile…
So quanto sia
difficile trovare una ragione in tutto ciò. Nicola era pieno di energia, di
vita e oggi ci ricorda che la partita più importante che dobbiamo giocare è
quella con la vita. Una partita che si vince insieme. Nicola la sua partita
l’ha sempre giocata con il sorriso e l’ha vissuta a pieno. Nicola era ed è un
emblema della vita”.
Infine don
Vito, che aveva una forte amicizia con Nicola, ha raccontato la sua
disponibilità ad insegnare ai più piccoli: “Io spero nella mia vita di raggiungere
la stessa pienezza che Nicola ha raggiunto a 12 anni”.
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