‘Storia e Bellezza al femminile’: al via il 2° Festival Itinerante dell’Unione Montana dei Monti Azzurri
Presentato
ufficialmente a Ripe San Ginesio, il Festival ‘Storia e Bellezza al femminile’,
2° Festival dei Monti Azzurri, ideato e curato dall’architetto Sandro Polci e
organizzato dall’Unione Montana dei Monti Azzurri, con il sostegno della
Regione Marche e alcuni altri partner. Dal 30 luglio fino al 16 agosto, ben 13
eventi itineranti verranno accolti in altrettanti borghi, con storie e
riflessioni condivise, musiche e brindisi finali nel rispetto delle norme
anticovid:
“Nella vita di ogni famiglia c’è una donna
straordinaria. Ogni borgo nasconde almeno una bellezza femminile che con
creatività e sacrificio, ha contribuito alla crescita del territorio. Dalle
donne che tessono, a quelle che fanno ancora la pasta fatta a mano fino a chi
ha creato start up innovative. Anche di questo racconteremo al festival.” Così
Giampiero Feliciotti, presidente dell’Unione Montana dei Monti Azzurri,
descrive ‘Storia e Bellezza al Femminile’.
“Post-sisma e
pandemia, spopolamento e invecchiamento chiedono certezze meno effimere. Madre
terra e bellissime storie al femminile, dimostrano che la “memoria crea futuro”
tra cultura, economia e visioni olistiche per i nostri territori.” Ne è
convinto Sandro Polci, Ideatore del Festival. Il Sindaco di Ripe San Ginesio
Paolo Teodori, è stato lieto di accogliere la presentazione del Festival nel
suo comune.
L'evento è
dedicato a ricchezza emotiva, visione e creatività femminile, grazie a esempi
di vitalità, perseveranza e condivisione su cui gli organizzatori si
soffermeranno con delicatezza e riflessività, presentando figure marchigiane,
di notorietà internazionale o di rilevanza locale. Si inizia venerdì 30 luglio
alle 21,15 nel Giardino della Mediateca comunale di Camporotondo di Fiastrone
descrivendo la personalità di Joyce Lussu (1912-1998) con le sue esplorazioni,
lotte e scritti piceni: ospite di eccellenza la scrittrice Silvia Ballestra.
Il Festival
proseguirà con un fitto calendario. ‘Elogio delle donne’, il volume di Philippe
Daverio, sarà occasione per ricordare il critico, gallerista e accademico
francese, che aveva già aderito, con entusiasmo e amicizia, al Festival dei
Monti Azzurri lo scorso anno, pur non potendo partecipare. Lo ricorderanno alle
ore 17,00 di Sabato 31 luglio, presso il Centro Esagonale, vicino all’area SAE
di Caldarola, con l’ironia che, insieme
alla genialità, era la sua cifra distintiva, Paola Ballesi, già docente di
Estetica all’Accademia di Brera a Milano e Stefano Papetti dell’Università di
Camerino.
La storia al femminile non è costellata solo di
celebri figure ma anche di sensibilità nostrane, spontanee ed essenziali nella
vita picena. E’ questo il caso delle ‘Giovani intraprese al femminile’, che tra
cultura ed economia esprimono nuove visioni e concrete speranze, o di una
ristoratrice novantenne, Duilia Caporaletti, che dialoga con il prof. Tommaso
Lucchetti dell’Università di Parma, autore de ‘I sapori della cucina monastica’.
Tra le vite
straordinarie, quella di Maria Montessori - pedagogista, medico e scienziata -
internazionalmente nota per il suo metodo educativo (‘il bambino essere
completo, capace di sviluppare energie creative’, ‘dalla libertà emerge la
disciplina’); ne parleranno - in presenza o in remoto - Silvia Costa, già
Presidente della Commissione Cultura e Istruzione del Parlamento europeo e
Sofia Corradi, definita ‘La Mamma Erasmus d’Europa’, che ha inventato il
Progetto dell’Unione Europea che offre agli studenti universitari (ad oggi
oltre 10.000.0000) un periodo di studio all’estero.
Inoltre per i
700 anni dalla morte del ‘Sommo Poeta’ ci saranno i contributi del prof.
Filippo Mignini, noto e accreditato storico della filosofia che tanto ha anche
fatto per la figura di padre Matteo Ricci, e quello dell’antropologa Giuliana
Poli. Una particolare sensibilità verrà poi colta nella persona di Nanny
Hellstrom, pittrice e moglie di Osvaldo Licini.
E ancora, verrà affrontato il tema dei cammini, una certezza esistenziale ma anche occasione di benessere in anni di marcate insicurezze con, tra gli altri, la storica picena Olimpia Gobbi. Infine le parole e gli atti semplici delle monache di clausura, presenze affascinanti, storiche e odierne, delle nostre comunità.
Nel giorno
della chiusura del Festival, l’arrivederci al prossimo anno avverrà con una
festa: musica, brindisi e allegria, condividendo con il pubblico, che diverrà
per qualche minuto protagonista del racconto di 21 avvincenti storie
marchigiane al femminile.
Insomma, Arte
e Cultura, Saperi tradizionali e nuove conoscenze, saranno antidoto alla
sedentarietà emotiva che in questi ultimi mesi ha coinvolto molte persone.
Perché se è giusto stare distanziati, in certe storie è proprio vero che ci si
riconosce e ci si sente tutti un po’ più vicini. Per restare aggiornati sulle
tappe del Festival: www.unione.montiazzurri.it e pagine facebook e Instagram
dell’Ente.
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