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Il Partito Comunista solidale con i lavoratori della ex Nazareno Gabrielli

 


In merito alla vicenda dei lavoratori della ditta Boost SpA, il Partito Comunista Italiano di Tolentino esprime tutta la solidarietà, in merito al disagio che coinvolge 100 lavoratori e i loro nuclei familiari, con stipendi arretrati e senza lavoro. Quello che è più sconvolgente in questa vicenda è che le commesse dei clienti ci sono, ma all’Azienda manca liquidità per acquistare le materie prime. Questa situazione non è la prima che si presenta nel panorama nazionale, molte società finanziare, camuffate da aziende con ‘Imprenditori di rilievo’ e forse questa è una delle tante, per acquisire aziende in crisi, usufruiscono soprattutto di contributi pubblici, poi finiti i contributi, ritornano in crisi di liquidità, nonostante abbiano fatturati di miliardi, anomalia tutta italiana.

Certamente in questa specifica situazione, la vicenda dei fondi della Lega, inchiesta in corso in tribunale, che vede associato il nome del presidente della Boost, Carrara, a quello di Di Rubba, ha determinato un arresto e riflessione nel mondo bancario interessato in questa operazione di sblocco di liquidità, richiesta pari ad € 40.000.000, liquidità di primaria importanza per acquisto di materie prime. Ma non è la prima volta che i dipendenti si trovano di fronte a situazioni simili, sin dal 1980 questa Azienda è in balia del mondo finanziario; sicuramente le dirigenze che si sono susseguite fino ad oggi, hanno commesso errori ‘incontrollabili e forse prevedibili’, ma secondo noi, anche i lavoratori con le loro rappresentanze sindacali di riferimento, non hanno mai preso sul serio le varie problematiche del caso.

Pertanto chiediamo alle forze politiche di riferimento nel nostro territorio e soprattutto alle rappresentanze sindacali, di far pressione a livello nazionale, sia al Governo che alle parti sociali Confindustria compresa, che attivino i loro ruoli e canali preposti per scongiurare la chiusura, sperando che l’incontro in videoconferenza di oggi con la proprietà, si avvii una trattativa per  superare questa ennesima sofferenza, che vede coinvolti in primis i lavoratori che non hanno nessuna responsabilità se non quella di tutelare i propri diritti. 

Il Partito Comunista Italiano Tolentino                

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