In merito alla
vicenda dei lavoratori della ditta Boost SpA, il Partito Comunista Italiano di
Tolentino esprime tutta la solidarietà, in merito al disagio che coinvolge 100
lavoratori e i loro nuclei familiari, con stipendi arretrati e senza lavoro.
Quello che è più sconvolgente in questa vicenda è che le commesse dei clienti
ci sono, ma all’Azienda manca liquidità per acquistare le materie prime. Questa
situazione non è la prima che si presenta nel panorama nazionale, molte società
finanziare, camuffate da aziende con ‘Imprenditori di rilievo’ e forse questa è
una delle tante, per acquisire aziende in crisi, usufruiscono soprattutto di
contributi pubblici, poi finiti i contributi, ritornano in crisi di liquidità,
nonostante abbiano fatturati di miliardi, anomalia tutta italiana.
Certamente in
questa specifica situazione, la vicenda dei fondi della Lega, inchiesta in
corso in tribunale, che vede associato il nome del presidente della Boost,
Carrara, a quello di Di Rubba, ha determinato un arresto e riflessione nel
mondo bancario interessato in questa operazione di sblocco di liquidità,
richiesta pari ad € 40.000.000, liquidità di primaria importanza per acquisto
di materie prime. Ma non è la prima volta che i dipendenti si trovano di fronte
a situazioni simili, sin dal 1980 questa Azienda è in balia del mondo finanziario;
sicuramente le dirigenze che si sono susseguite fino ad oggi, hanno commesso
errori ‘incontrollabili e forse prevedibili’, ma secondo noi, anche i
lavoratori con le loro rappresentanze sindacali di riferimento, non hanno mai
preso sul serio le varie problematiche del caso.
Pertanto
chiediamo alle forze politiche di riferimento nel nostro territorio e
soprattutto alle rappresentanze sindacali, di far pressione a livello nazionale,
sia al Governo che alle parti sociali Confindustria compresa, che attivino i
loro ruoli e canali preposti per scongiurare la chiusura, sperando che
l’incontro in videoconferenza di oggi con la proprietà, si avvii una trattativa
per superare questa ennesima sofferenza,
che vede coinvolti in primis i lavoratori che non hanno nessuna responsabilità
se non quella di tutelare i propri diritti.
Il Partito
Comunista Italiano Tolentino
Avete ragione
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