Gli abitanti
di via 1^ Maggio a Tolentino hanno inviato una lettera al sindaco di Tolentino,
al prefetto della provincia di Macerata, al Comandante della Polizia Municipale
della città ed al Dirigente Ufficio Igiene e Sanità Pubblica dell’ASUR per denunciare
le condizioni igienico/sanitarie, che dall’evento sismico del 2016 sono andate peggiorando:
“Le fogne risultano essere totalmente intasate da molti mesi. Gli edifici inagibili
sono abitati da famiglie di topi e piccioni, i quali possono riprodursi
indisturbati e spesso ce li ritroviamo nelle
case. Le deiezioni dei piccioni minacciano seriamente la salute pubblica soprattutto dei
bambini presenti nelle poche abitazioni agibili”.
La lettera segnala che le soluzioni sono state inefficaci: “A nulla sono valse le richieste verbali di intervento in questi cinque anni, in quanto, le soluzioni si sono dimostrate insufficienti, sporadiche o inefficaci. Situazioni peraltro comuni ad altre vie del centro.
Pertanto, si richiede di intervenire con la massima urgenza con rimedi definitivi, che permettano di allontanare i piccioni e le relative zecche senza l'uso di pesticidi tossici. Di bonificare gli edifici inagibili dalle colonie di ratti, (le trappole del Cosmari si sono rivelate inefficaci) in quest’epoca di pandemia non vogliamo che la peste si sviluppi partendo da Tolentino”.
La lettera è
stata inviata agli organi istituzionali, affinchè si possa intervenire al
risanamento della via: “Si segnala quanto sopra affinché ciascun organo in
indirizzo possa compiere gli accertamenti a lui demandati istituzionalmente, ai
sensi delle leggi in materia ambientale nonché delle leggi sanitarie, per
verificare lo stato di tale sito, per compiere adeguate indagini, nonché gli
opportuni interventi di bonifica, mirati e con mezzi adeguati, onde evitare
gravi conseguenze per la salute, che i soggetti responsabili verranno chiamati
a risponderne in sede amministrativa, civile e penale dinanzi alle Autorità
competenti dai firmatari della presente, per condotte omissive e al mancato
rispetto delle norme di Legge vigenti”.
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