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Elezioni regionali: ‘Dipende da noi’ si presenta a Tolentino

 


Anche a Tolentino, in vista dell’appuntamento per le elezioni regionali, è stata presentata la lista ‘Dipende da noi’, a sostegno del candidato governatore Roberto Mancini, docente universitario all’Università di Macerata: “La lista ‘Dipende da noi’ è un movimento civico, fondato lo scorso febbraio, che parte della volontà, da parte di gruppi, associazioni di volontariato e singoli, presenti in tutto il territorio delle Marche, di dare un contributo per rinnovare la politica in Regione, e per creare un canale tra la parte più impegnata della società civile e l’istituzione regionale”.

 Il candidato alla presidenza delle Marche, Roberto Mancini ha chiarito che l’obiettivo della lista ‘Dipende da noi’ è quello di “farsi carico in prima persona dei problemi del territorio, uscendo da un logica di lamento. Centrodestra e centrosinistra sono due forze solo apparentemente avversarie, ma con lo stesso metodo di potere. La nostra fonte di ispirazione sarà la Costituzione, in particolare l’articolo 3, che promuove pari godimento dei diritti per tutti, un principio che deve essere applicato territorio per territorio, quartiere per quartiere. Non diremo mai ‘Prima i marchigiani’, ma tutti insieme, per costruire una vera democrazia, con umiltà e spirito di servizio”, seguendo il metodo delle associazioni di volontariato e dei comitati che sostengono la lista.

 Roberto Mancini, perché dipende da noi?

“Il meccanismo della delega o dell’indifferenza in realtà crea il degrado della società e della politica. Quindi ‘Dipende da noi’ è un movimento che punta alla responsabilità dei cittadini, che si organizzano e mettono insieme proposte e progetti in chiave etica e di rispetto delle persone e dell’ambiente. Mettere insieme questi ingredienti significa mettere in campo un metodo, che può rinnovare il modo di fare politica anche nelle Istituzioni regionali”.

 Cosa significa ‘prendersi cura’ delle Marche?

“Significa ascoltare le persone, che ci vivono; significa analizzare i problemi; attingere alle conoscenze più avanzate e costruire insieme le risposte, in modo che quando arriva una legge od un provvedimento regionale si rispecchi questo percorso e non sia qualcosa di ‘pensato’ nella stanza di un partito”.

 Quali sono i punti fondamentali del programma?

“Il primo punto è quella di dare una risposta diversa alla questione del terremoto con il riequilibrio del territorio tra costa, zona collinare e zona montana. Il secondo punto è quello di rigenerare i posti di lavoro in chiave ecologica, perché la cura dell’ambiente genera posti di lavoro. Quindi un altro modo di fare impresa, che sia capace di sviluppare la simbiosi tra economia ed ecologia. Il terzo punto riguarda la sanità  pubblica e diffusa sul territorio con servizi che abbiano strutture comunitarie per la vera accoglienza delle persone”.

 Perché questa scelta?

“Noi abbiamo scelto di aprire una strada completamente differente mettendoci in un cammino arduo, lungo, ma necessario e appassionante. Le ragioni di questa scelta non sono solo un perché, ma un per-chi: infatti non conta solo la motivazione etica e ideale di voler attuare la Costituzione territorio per territorio, regione per regione – motivazione che è connaturata alla cultura democratica e alla sinistra (quando non implode nei deliri ideologici o non rinnega se stessa sposando il neoliberismo) -. Conta soprattutto la motivazione che è direttamente incarnata dalle persone che vivono nelle Marche, cominciando dai più abbandonati e sfruttati”.

 Ecco i candidati regionali della lista civica per il collegio di Macerata: Elisabetta Giorgini (atleta nazionale di pattinaggio), Katiuscia Merlini (insegnante), Antonio Pagnanelli (presidente Italia Nostra), Barbara Salcocci (impiegata), Matteo Simoni (dipendente precario), Fabio Taffetani (Docente di Botanica UnivPm).

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