Non si è fatta attendere la controreplica degli esponenti di ‘Città in
Comune’ di Tolentino, in merito alla querelle sulla questione ‘cartelloni delle
Sae’ ed alle conseguenti dichiarazioni del sindaco, Giuseppe Pezzanesi:
“I
cittadini di ‘Città in Comune’ non pensano di meritare tanta attenzione dal
signor Sindaco, il quale ha sicuramente cose più importanti da fare, vista la
disastrosa situazione a Tolentino a quasi tre anni dal sisma. Saremo pure, come
lei ci definisce, ‘sghangherati Robin Hood del post sisma’, ma stia tranquillo
che ‘l’odio, il rancore e lo spirito di vendetta’ che lei ci attribuisce non ci
appartengono.
Se dedichiamo un po' del nostro tempo alla nostra cara amata
Tolentino, spesso rubandolo agli affetti familiari, non è certamente perché a
noi interessano incarichi politici, poltrone da occupare né tantomeno riempire
pagine di giornali.
A nostro modesto
parere il Sindaco in un paese democratico si deve mettere al servizio dei
cittadini e deve rassegnarsi a rendere conto delle azioni e delle scelte che
compie ai suoi cittadini, a quelli che l’hanno votato e a quelli che non
l’hanno votato, a quelli che apprezzano il suo operato e a quelli che non lo
apprezzano, a quelli che plaudono alle sue azioni e a quelli che le criticano
legittimamente.
Per tornare ai
cartelloni definiti pubblicitari, noi preferiamo chiamarli con il loro vero
nome: manifesti elettorali. Leggiamo che sta cercando di salire sul carro del
vincitore, la Lega di Matteo Salvini, come anni fa salì su quello di Silvio
Berlusconi. Lei in fondo è un politico navigato, sono più di trent’anni che
ininterrottamente siede nel Consiglio Comunale del Comune di Tolentino e sa bene
riconoscere quali sono i ‘treni’ su cui salire per non rimanere a piedi.
Sappiamo tutti che l’anno prossimo ci saranno le elezioni regionali. Le
auguriamo di riuscire ad essere tra i candidati, magari nella lista della Lega
di Salvini. Come è legittimo che lei ambisca, ad essere eletto a palazzo
Raffaello. Perché no?
I manifesti
sbiadiranno e scoloriranno per quando le opere rappresentate saranno realizzate
e il legno che li sostiene probabilmente marcirà nel frattempo, ma l’importante
è che reggano fino alle elezioni regionali. E’ certo che lei sarà giudicato a
Tolentino per quello che ha fatto per più di vent’anni come consigliere
comunale e negli ultimi otto anni come Sindaco.
I cittadini vedranno
inevitabilmente i cartelloni raffiguranti le nostre future SAE e il nostro
futuro Campus scolastico, ma avranno anche davanti ai loro occhi altrettanto
visibili e reali il villaggio container, l’ospedale da demolire senza ancora
nessun progetto realizzato, un capannone adattato ad edilizia popolare ai
margini della città ancora da completare e una ricostruzione pubblica ancora
ferma al palo.
Lei legittimamente si sgolerà e si sbraccerà per convincerci che
la colpa di tutto ciò è la Burocrazia, del governo nazionale passato (PD e FI),
solo di una parte, chissà perché, di quello attuale (M5S) e ovviamente del
governo regionale uscente (PD)”.
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