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Elezioni regionali Marche: vince la destra, ma continuiamo verso un’alternativa unitaria e radicale

 


Queste elezioni regionali nelle Marche le abbiamo perse. Il primo dato rilevante è quello dell'astensione al 50%, segno di una politica (e di una sinistra)  che ancora non riesce a recuperare fiducia tra le persone disilluse, nonostante gli sforzi e il grande lavoro fatto sui temi che riguardano la vita di tutte e tutti e con le giovani generazioni.

 

I risultati elettorali ci consegnano una netta vittoria della destra; ma solo relativamente una vittoria del governo nazionale, perché bisognerà aspettare le altre 5 regioni che andranno al voto. È, però, il segnale che, per costruire l’alternativa a livello nazionale, non basta essere uniti, ma avere un disegno chiaramente alternativo, che riporti al voto i milioni di persone che non lo fanno più.

Noi crediamo che tante marchigiane e tanti marchigiani abbiano toccato con mano il peggioramento delle condizioni materiali di vita e del livello dei servizi pubblici in questi ultimi cinque anni, ma non hanno riconosciuto in noi e nell'Alleanza del Cambiamento un'alternativa credibile. E questo, più di ogni altro dato, dovrà essere l'oggetto delle nostre riflessioni nelle prossime settimane.

Abbiamo dato vita ad una coalizione larga, che si è ritrovata attorno ad un programma politico dettagliato, unitario e radicale. Ringraziamo Matteo Ricci per esserne stato il garante, per essere stato al servizio di questo progetto in maniera generosa e instancabile. Ringraziamo naturalmente tutte le candidate e tutti i candidati di Alleanza Verdi Sinistra, che hanno lavorato per dare forza ad un'idea di cambiamento che mettesse insieme la giustizia sociale e la giustizia ambientale, anche nelle Marche.

Tra loro, un grazie particolare, va alle compagne e ai compagni di Sinistra Italiana che si sono messe/i a disposizione e che, in alcuni casi, hanno ottenuto importanti risultati personali e territoriali, come Agnese Santarelli in Provincia di Ancona e Samuele Mascarin in Provincia di Pesaro Urbino. Avremo bisogno della loro passione e di quella delle nostre e dei nostri militanti per andare avanti e far crescere ancora il nostro partito e il progetto politico di AVS in questa Regione, insieme ad Andrea Nobili, che rappresenterà AVS in Consiglio regionale.

Alleanza Verdi Sinistra ottiene un buon risultato, ma decisamente al di sotto delle aspettative; che consente, comunque, alla sinistra progressista e ambientalista di tornare ad avere una rappresentanza in Consiglio Regionale dopo anni; e questo è di per sé, nel quadro generale molto difficile, un risultato importante.  Continueremo le nostre battaglie per un lavoro sicuro e tutelato, per la sanità e l'istruzione pubbliche, per la tutela ambientale, per i diritti di tuttə, dentro e fuori le Istituzioni.

Continueremo ad attraversare le piazze, con i lavoratori e le lavoratrici, con le attiviste e gli attivisti per il clima, con le sorelle e compagnə transfemministə; continueremo a manifestare a sostegno dei popoli oppressi e contro il genocidio in Palestina. Saremo ancora al lavoro per costruire un'alternativa credibile, nelle Marche e nel Paese, che sia unitaria e radicale.

Perché l'unità è un valore, è evidentemente una condizione necessaria, ma non sufficiente, senza la concreta radicalità delle proposte e dei contenuti. Solo con questa radicalità potremo davvero tornare a rappresentare le cittadine e i cittadini che vedono ogni giorno erosi o negati i propri diritti. Solo così potremo, per citare Italo Calvino: “Cercare e saper riconoscere chi e cosa, in mezzo all'inferno, non è inferno, e farlo durare, e dargli spazio”.

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