Assistiamo con
crescente preoccupazione all’ennesimo grave segnale di inefficienza politica
dell’amministrazione civitanovese guidata dal sindaco Ciarapica. Il bilancio
presentato, a nostro avviso, manca di solide basi tecniche e politiche, e
segnala una crisi evidente all’interno della maggioranza – composta da Fratelli
d’Italia, Lega, Forza Italia, Civitanova Unica e Vince Civitanova – che appare
sempre più incapace di garantire il regolare funzionamento del consiglio
comunale.
Come Alleanza Verdi e Sinistra denunciamo pubblicamente una situazione che
riteniamo profondamente dannosa per la città: nonostante le disposizioni
normative prevedano il commissariamento in caso di mancata approvazione del
rendiconto, al momento Civitanova Marche continua a vivere una condizione di
paralisi e incertezza amministrativa. È il 24° esercizio che si chiude senza le
dovute garanzie di coerenza, e temiamo che l’approvazione del documento
contabile rischi di essere ridotta a un atto meramente formale, senza un reale
confronto democratico sui contenuti.
Questa situazione solleva interrogativi non solo amministrativi, ma anche
politici e istituzionali. In un contesto in cui la trasparenza e la legalità
dovrebbero rappresentare principi irrinunciabili, riscontriamo con amarezza un
grave scollamento tra istituzioni e cittadini.
Rivolgiamo pertanto un appello al Prefetto affinché, nell’esercizio delle sue
competenze e nel rispetto della normativa vigente, valuti con la massima
attenzione la situazione in corso e adotti gli eventuali provvedimenti
necessari a garantire il buon funzionamento delle istituzioni e la corretta
gestione della cosa pubblica.
Chiediamo al Prefetto, a nome della comunità politica di Avs e di tutte e tutti
i civitanovesi, di procedere immediatamente al commissariamento del Comune di
Civitanova Marche. Solo così potremo dare un segnale chiaro di rispetto delle
regole e di serietà istituzionale che, come più volte dimostrato dai partiti di
destra della maggioranza di Ciarapica, non gli appartiene. Il sindaco sembra
interessato solo a un possibile posto in consiglio Regionale dopo che per due
mandati ha distrutto il tessuto sociale di una città importante come Civitanova
Marche.

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