Anche quest’anno celebriamo con orgoglio il 25 Aprile, anniversario della Liberazione dell’Italia dal nazifascismo. Una ricorrenza fondamentale, che ricorda il coraggio e il sacrificio di migliaia di cittadine e cittadini – partigiane e partigiani, cattolici, comunisti, liberali, agnostici, monarchici e non – uniti da un valore condiviso: l’Antifascismo.
La Liberazione non fu la semplice fine di un generico “regime autoritario”, come recentemente affermato dal vicepresidente della Provincia Luca Buldorini, ma la vittoria concreta contro l’occupazione nazista e la dittatura fascista. Fu una conquista collettiva che aprì la strada alla democrazia e ispirò i principi fondamentali della nostra Costituzione.
Ricordare con chiarezza questi eventi non è retorica, ma responsabilità civile. Il 25 Aprile è una giornata di memoria, ma anche di vigilanza attiva contro ogni tentativo di revisionismo e contro ogni deriva autoritaria che, oggi come allora, si manifesta nella compressione delle libertà e nel disprezzo per il dissenso.
Se questa data risulta divisiva, è solo per chi non si riconosce nei valori della Resistenza e si una Italia libera. Fortunatamente per la grande maggioranza delle italiane e degli italiani, essa è e resterà un patrimonio comune.
Redazione - laScansionenet
La Liberazione non fu la semplice fine di un generico “regime autoritario”, come recentemente affermato dal vicepresidente della Provincia Luca Buldorini, ma la vittoria concreta contro l’occupazione nazista e la dittatura fascista. Fu una conquista collettiva che aprì la strada alla democrazia e ispirò i principi fondamentali della nostra Costituzione.
Ricordare con chiarezza questi eventi non è retorica, ma responsabilità civile. Il 25 Aprile è una giornata di memoria, ma anche di vigilanza attiva contro ogni tentativo di revisionismo e contro ogni deriva autoritaria che, oggi come allora, si manifesta nella compressione delle libertà e nel disprezzo per il dissenso.
Se questa data risulta divisiva, è solo per chi non si riconosce nei valori della Resistenza e si una Italia libera. Fortunatamente per la grande maggioranza delle italiane e degli italiani, essa è e resterà un patrimonio comune.
Redazione - laScansionenet
Commenti
Posta un commento