Gli uffici comunali sono da tempo al lavoro per determinare le tariffe Tari per il 2025. È bene specificare che le Tariffe sono calcolate su un piano economico finanziario composto principalmente dai costi Cosmari. L’aumento per il 2025, a cui tutti i Comuni stanno facendo fronte, è dovuto principalmente ai costi Cosmari e all’incremento della spesa per energia elettrica, carburanti e soprattutto agli aumenti per i trasporti dei rifiuti in discarica fuori provincia, in attesa dell’ampliamento dell’impianto di Cingoli e dell’individuazione della nuova discarica a servizio della provincia.
Parallelamente alla determinazione delle Tariffe 2025 gli uffici stanno lavorando alle verifiche previste al riaccertamento della tassa Tari dovuta negli anni in cui, sisma prima e covid poi, hanno sospeso per legge sia il pagamento che la possibilità di effettuare le attività di controllo da parte dell’ente. Questo meccanismo comporta quindi un ricalcolo dovuto principalmente agli aumenti esistenti anche negli anni passati e che accumulandosi, generano ora delle cartelle in alcuni casi anche molto elevate.
Per gestire questa situazione che principalmente coinvolge le imprese, si sta operando a piccoli passi, coinvolgendo i contribuenti, al fine di aggiornare tutti i dati che determinano l’ammontare della tassa (come metratura e tipologia di attività) e di applicare correttamente la normativa nazionale e le tariffe vigenti negli anni passati, oggetto appunto di accertamento.
Certamente non è un lavoro facile, né piacevole, specialmente in un periodo comunque complesso e difficile da un punto di vista economico. Tuttavia l’ente deve procedere al fine di evitare danno all’erario e garantire la corretta ripartizione della tari, che è appunto una tassa che copre i soli costi della raccolta e smaltimento rifiuti e non un’entrata di bilancio che lascia altre possibilità di spesa all’Ente che la riscuote. In sintesi le entrate dai maggiori accertamenti Tari non consentono al comune “di fare cassa“ ma servono per coprire la quota dovuta per la Tari, soprattutto al Cosmari.
In questo contesto, che sta accomunando non solo
il Comune di Tolentino ma anche enti amministrati sia dal centro destra che dal
centro sinistra, facciamo presente che gli uffici e gli amministratori stanno
garantendo la massima disponibilità all’ascolto del contribuente per le istanze del caso, garantendo altresì massima flessibilità,
come previsto dalla normativa, con rateizzazione e dilazione per gli importi
eventualmente accertati. Ci auguriamo che non si voglia strumentalizzare
politicamente un’attività di accertamento che come già detto è imposta
dalla legge e che non serve a fare cassa al Comune ma ai paganti della Tari.
Diego Aloisi - Assessore al Bilancio e Tributi
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