Momenti di paura nella tarda mattinata di sabato 26
aprile 2025 a Tolentino, dove un’aggressione violenta è avvenuta in pieno
centro, nei pressi di un istituto scolastico. Intorno alle ore 10:40, numerose
segnalazioni sono giunte alla centrale operativa della Compagnia dei
Carabinieri: diversi cittadini hanno assistito a una scena shock all’interno di
una rotatoria, dove una Ford ha bloccato un’altra vettura.
Dall’auto sono scesi due uomini, uno dei quali armato di una grossa chiave inglese. In pochi attimi hanno sfondato il finestrino dell’auto bloccata e hanno colpito ripetutamente il conducente, un 59enne originario del Kossovo, prima di fuggire a bordo del proprio veicolo. I due aggressori hanno infierito con calci, pugni e colpi portati con l’oggetto metallico. Nonostante le gravi ferite riportate, tra cui fratture alla tibia, al perone, al setto nasale e un trauma cranico minore, la vittima è riuscita a raggiungere la caserma dei Carabinieri per chiedere aiuto. E’ stato successivamente ricoverato all’ospedale di Macerata con una prognosi di 30 giorni.
Immediata la risposta dei militari del Nucleo Operativo
e Radiomobile, che in collaborazione con la Stazione locale e la polizia
municipale, hanno avviato le indagini. Grazie alle testimonianze, ai filmati
delle telecamere comunali e alle immagini fornite dalla videosorveglianza,
l’auto dei fuggitivi è stata rintracciata in un parcheggio poco distante.
A mezzogiorno i Carabinieri hanno individuato e fermato i due sospetti, entrambi kosovari di 36 e 23 anni, trovati in un’abitazione vicina e ancora con gli stessi abiti indossati durante l’aggressione e visibili segni compatibili con una colluttazione. Durante la perquisizione del veicolo è stata rinvenuta e sequestrata la chiave inglese usata nell’attacco. Uno dei due ha ammesso immediatamente le proprie responsabilità, attribuendo il gesto a motivi legati a vicende personali.
I due uomini sono stati arrestati con le accuse di lesioni personali aggravate, porto di oggetti atti ad offendere e danneggiamento aggravato. Attualmente si trovano agli arresti domiciliari in attesa dell’udienza di convalida. Potranno presentare le proprie difese nelle fasi successive del procedimento.

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