Quello che abbiamo visto dall’assessore
Marchiori è un chiaro esempio di arroganza politica e superficialità sulla
pelle dei lavoratori. Preso dalla foga di sbandierare una bandierina personale
mostra una foto con condizioni di lavoro precarie e pericolose.
Un chiaro esempio di come il lavoro, da
troppi anni, è diventato una merce, per di più mal pagata, e di come la logica
degli appalti e dei subappalti metta, ingiustamente, la sicurezza tra i costi.
Dobbiamo invece mettere al centro le persone. L’errore umano può̀ sempre
avvenire ma non per questo i lavoratori devono rischiare di perdere la propria
vita.
Occorrono più accorgimenti in questi
cantieri, su tutte: tecnologia e segnalazioni. Siamo davanti a un bilancio
drammatico. Muoiono tre lavoratori al giorno e c’è un infortunio al minuto. La
precarietà e i contratti al ribasso sono a discapito della tutela della
sicurezza dei lavoratori e delle lavoratrici. Le leggi ci sono, ma rimangono
disapplicate.
Bisognerebbe tirare le somme degli effetti positivi e di quelli negativi della legge 81 del 2008 e riadattarla all'oggi. Bisogna agire per garantire e pretendere lo standard minimo di sicurezza. Ma le parti interessate, tra cui gli enti pubblici, dovrebbero essere i primi a dare un esempio positivo e virtuoso.
Per questo chiediamo all'assessore ai
Lavori Pubblici e all'intera giunta di Macerata di dare almeno l'esempio nel
rispetto e nella sicurezza sul lavoro, sia nell'applicazione delle norme che
nella comunicazione! Invece, di sfoggiare con arroganza cantieri mal attrezzati
e pericolosi e mal programmati (come ci siamo accorti quest’estate) per
rivendicare la propria bandierina personale.
Andrea
Maurilli -Alleanza Verdi e Sinistra Macerata
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