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Macerata, "Il Giallo dei Sibillini": un incontro per chiarire i dubbi del caso Rothschild 

 Ieri pomeriggio alla Bottega del Libro di Macerata, si è tenuto un importante incontro dal titolo “Il Giallo dei Sibillini: il mistero della Baronessa Rothschild: una svolta a 44 anni dalla morte?”.


A moderare e coordinare l'evento, il giornalista Maurizio Verdenelli, che attraverso le testimonianze del Dirigente della Squadra Mobile della Questura di Macerata Giorgio Iacobone, il capitano elicotterista Salvatore Forte, in diretta da Treviso, e della giornalista Francesca Macina, che all'epoca seguì le indagini, ha coinvolto il pubblico presente, parlando del caso, che ancora oggi, dopo 44 anni, è avvolto nel mistero.




















Era il 29 novembre 1980, quando a Sarnano, le due donne, l'ex baronessa Jeanette Rothschild e la sua segretaria friulana Gabriella Guerin, uscirono in auto nel tardo pomeriggio.

Di lì a poco, si scatenó una tempesta di neve e delle donne non si seppe più niente, fino al 27 gennaio 1982, quando i resti dei loro corpi, vennero ritrovati da alcuni cacciatori, in un bosco a Podalla di Fiastra.


Morte bianca o duplice omicidio?


A rispondere il giornalista Maurizio Verdenelli.


"Ho sempre pensato alla morte bianca con sospetti che si sono potenziati e accentuati negli ultimi giorni, quando sono riuscito a scoprire insieme all'amico Franco Pallotta, un documento a dir poco esclusivo, che riguarda proprio la perizia medico legale.
Un documento dalla quale può emergere un risvolto, soltanto che purtroppo il professor Graev non c'è più da cinque anni e lui aveva dei dubbi al di là della perizia ufficiale effettuata con quei mezzi un po' rudimentali di allora, parliamo nei quasi mezzo secolo fa.
Ora, se lui fosse qui ci direbbe tutti i suoi dubbi che rivelò a Franco Pallotta. 
Dovevano scrivere un libro insieme e non lo fecero. 
Però, il professore scrisse un suo memoriale presente nella biblioteca Pallotta e su quello, penso che ci sia l'unica possibilità di una vera svolta, poiché nessuno crede, alla morte bianca eccetto il sottoscritto, ma sono pronto ad essere smentito. 
Oggi avremo anche una diretta con il capitano Forte, che trovò la macchina dell'ex baronessa Jeanette Rothschild e poi indagò come comandante dei Carabinieri di Camerino.
Avremo poi addirittura il dottor Giorgio Iacobone ,dirigente della Digos, che indagò per sequestro di persona, perché io rivelai 
una cosa che nessuno sapeva, cioè che lei è stata per ben 5 anni la baronessa Rothschild". 


Questo fu uno dei primi casi di cronaca che ha seguito? 

"No, io sono 57 anni che seguo tutti i casi internazionali, addirittura non ero mai venuto nelle Marche, se non per questioni apparentali o amicali. 

Ricominciai come giornalista, provenivo dell'Abruzzo, in quel caso iniziai a seguire le Marche proprio 15 giorni prima con la frana di Ancona. 
Il 14 novembre 1980, ovvero 15 giorni dopo con il caso May, il
direttore Vittorio Emiliano mi disse pensa anche alla redazione di Macerata, una redazione disastrata,
che vendeva 500 copie, mentre io lasciavo la relazione di Chieti che ne vende 5000. 
Uno direbbe, perché sei stato così fesso? L'ho fatto perché a Recanati era nato mio figlio Benedetto".


Le persone si pongono tante domande riguardo questa triste vicenda, sono molti i dubbi sui resti delle due donne,trovati dopo un anno e qualche mese oppure anche sull'orologio dell'ex baronessa, che è stato spostato manualmente.

"Sì questo è il grande punto interrogativo. Chi l'ha spostato? perché loro tentarono una via di fuga, forse erano morte da qualche giorno, insomma non sopravvissero a lungo. Invece lì risulta dal Cartier fisso, che gli aveva regalato il marito Steven May, che qualcuno avesse mosso il datario, qualche volpe selvatica? mastigandolo con i denti? Rimane il dubbio, che non è mai stato chiarito. 
Addirittura ci fu anche un arresto di un gemmologo, andarono anche in Brasile, ma tutto scomparve nel nulla, nonostante che qualche dubbio c'era.
Stasera Iacobone, che pure lui come me crede alla morte bianca, così come il comandante Lusito dei Carabinieri, la Polizia PG di  Camerino, chiarirà tutti i dubbi sulla sua vicenda, certamente gli inquirenti devono avere un po' di fortuna in questo caso, all'epoca non la ebbero perché i corpi e le tracce delle donne furono coperte dalla neve, che aveva seppellito ogni tipo di traccia di fil rouge". 


Secondo la figlia della segretaria Guerin c'è qualcosa che stona in questo caso, definendolo un rompicapo, inoltre, sempre secondo lei, la mamma potrebbe essere stata uccisa. Cosa ne pensa di questa dichiarazione?

"È una giusta ragionevole ipotesi, però bisogna che sia provata.
Un grande magistrato, che ebbi la fortuna e il piacere di conoscere, con cui condivisi la stima, il dottor Iacoboni, le provò tutte, andando ad indagare fino in Brasile, oltre che a Innsbruck, Zurigo e Londra. 
Il discorso è che non furono trovate prove.
Gli stessi attuali generali dei Carabinieri, Corsetti e Battaglia che allora comandavano alla Compagnia dei Carabinieri di Camerino, hanno idee opposte.
Addirittura, due grandi inquirenti che " Il Corriere della Sera" ha tra virgolette riesumato nella memoria con una fotografia di 40 anni fa a Londra, la pensano in maniera diversa dei grandi investigatori, quindi non si ricaverà un ragno al buco e continuerà ad essere il grande Giallo del secolo". 


Secondo lei, perché l'ex baronessa Jeanette Rothschild è stata subito cremata?

"I dubbi sono tanti. Probabilmente per volontà del marito, che non volle più parlare del caso" . 




E.C. Redazione -laScansionenet


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