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Tutto pronto per Marche Trial

 


È partito il conto alla rovescia per Marche Trail, la tre giorni in bikepacking, dove i bagagli sono agganciati direttamente alla bicicletta con speciali borse (invece di utilizzare i portapacchi con borse laterali), immersi nella natura, alla scoperta delle bellezze del territorio. Un’avventura sostenibile e leggera, con il minimo indispensabile, dal mare alla montagna, attraversando strade bianche e sterrate, vicoli dei borghi medievali e gustando tipicità. Non una gara, ma una sfida con se stessi.

La settima edizione, organizzata come sempre dall’associazione Marche Bikepacking, si svolgerà da venerdì 4 a domenica 6 ottobre. Oltre cinquecento gli iscritti, un numero che cresce di anno in anno; arrivano da ben tredici Paesi (rispetto alle tre nazioni dell’anno scorso). Oltre alle diverse parti d’Italia, provengono da Austria, Germania, Ungheria, Islanda, Irlanda, Malta, Paesi Bassi, Polonia, San Marino, Slovenia, Svizzeria, Usa, solo per citarne alcuni.

I partecipanti arriveranno giovedì pomeriggio all’Holiday Family Village di Porto Sant’Elpidio, dove è allestito il Villaggio Marche Trail. Da qui si partirà all’alba di venerdì. E sempre qui si “taglierà il traguardo” domenica, trattandosi di un giro ad anello, “Ring Edition”.

I campi base, come negli anni precedenti, si trovano a Comunanza e San Severino. Entrambi i Comuni hanno messo a disposizione una struttura sportiva per il pernottamento; i partecipanti, muniti di tenda o materassino e sacco a pelo -quindi in modalità bikepacking- potranno dormire nel palazzetto. Una scelta dettata anche dal fatto che, dopo il sisma, non ci sono abbastanza posti letto nei piccoli paesi dell’entroterra.

Protagonisti, oltre al Comune di Porto Sant’Elpidio che è la base logistica: Torre di Palme, Offida, Appignano del Tronto, Ascoli Piceno, Venarotta, Comunanza, Amandola, Sarnano, Pintura di Bolognola (il punto più in alto), Fiastra con il suo lago, Belforte del Chienti, Serrapetrona, Pioraco, Sefro, Castelraimondo, Matelica, San Severino, Treia, Pollenza, Macerata, Abbadia di Fiastra, Tolentino, Urbisaglia, Loreto, Civitanova e ritorno a Porto Sant’Elpidio. Il percorso tocca quindi ben quattro province, Fermo, Ascoli Piceno, Macerata e Ancona, tra città d’arte, cultura e spiritualità.

“Ringraziamo tutti i Comuni coinvolti – dichiara l’asd Marche Bikepacking -, in particolare Porto Sant’Elpidio, Comunanza e San Severino. In quest’ultimo campo base, in collaborazione con Rione di Contro (che ha messo a disposizione la cucina), sarà organizzata anche una cena con musica”.

Tre i percorsi proposti, da 400, 300 e 200 chilometri, per un totale di 900 chilometri minuziosamente provati e studiati direttamente dagli organizzatori, ideali per essere pedalati con una gravel o qualsiasi altra bici, Mtb ecc. Tre quindi le tracce (wild, classic, short) e ognuno potrà scegliere il tragitto che ritiene più adatto. La gravel, a metà tra la bici da strada e la mountain bike (nata negli anni 2010 negli Stati Uniti dove le strade secondarie non sono tutte asfaltate) si presta bene per trail (sentieri) e bikepacking trattandosi di un percorso quasi tutto sterrato. La proposta “classic” si muove più in basso, tra campagne e borghi, mentre quella “wild” arriva in alto, sui Sibillini, a Montelago, sul Monte Ascensione.

“Abbiamo controllato metro per metro in modo scrupoloso, con sacrificio e passione – prosegue l’asd -. I percorsi attraversano le Marche: i partecipanti mangeranno, dormiranno, vivranno a pieno il territorio”. Un modo per far girare l’economia di negozi e strutture ricettive.

Il sottotitolo di Marche Trail è “Unsupported Adventure”, avventura “non supportata”, che viene fatta cioè in autonomia. Ma, allo stesso tempo, in totale sicurezza. “Seguiremo costantemente le bici, tutti i partecipanti sono tracciati – precisa l’associazione –; familiari e amici possono seguirli in diretta live tramite una mappa. Inoltre quattro droni e due fotografi riprenderanno momento per momento il viaggio. L’anima di Marche Trail è data dai legami umani. 

Pedalata dopo pedalata si raggiungono paesini, frazioni e bar. C’è sempre un vecchietto che chiede: “Da dove venite? Dove andate?” e resta sempre meravigliato quando gli rispondono che, ad esempio, arrivano dall’America. È la parte più bella: l’accoglienza, c’è chi invita un gruppetto in casa a mangiare la polenta, chi lascia un regalino, chi offre un bicchiere. Storie di ospitalità, che ripagano di ogni fatica”.

Un piacere non solo per occhi, ma anche per il palato, tra soste per provare le eccellenze enogastronomiche delle tappe, come le immancabili olive all’ascolana. Il tutto, in un fine settimana di ottobre, quando le spiagge non sono più affollate, è fresco e la magia dell’autunno colora le dolci colline.

Si tratta di uno dei più grandi eventi bikepacking d’Italia. Non a caso lo scorso novembre il Marche Trail è stato premiato come Best Trail 2023; alla premiazione, che si è svolta a Milano, hanno partecipato tutti i Bike Trail d’Italia.

“Una vetrina per far scoprire e riscoprire, mettere in luce, tutto il territorio – concludono gli organizzatori -. La finalità è duplice: divertire e far tornare sul posto durante l’anno le persone, magari con le proprie famiglie, perché magari si sono innamorate di queste terre. Ricordiamo che la nostra “carovana”, molto numerosa, mangia, beve, dorme e fa acquisti nelle nostre zone per tutto il weekend. Anche questo è un modo per far girare l’economia. E poi è un’esperienza indimenticabile, che resta per tutta la vita. Chi partecipa non deve preoccuparsi di nulla – promettono -, solo di partire e godersi il viaggio”. Benvenuti nelle Marche!

 

 

 

 


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