Nel mese di maggio al multiplex ‘Giometti’ di Tolentino, in collaborazione con Unitre, che si avvale del commento filmico del prof. Alberto Cingolani ed il contributo di Cellulopoli, con il patrocinio del Ministero della Cultura, si conclude la rassegna cinematografica ‘La decima musa’, che giovedì 2 maggio alle ore 21.15 presenta il film ‘La Petite’, di Guillaume Nicloux: l’ultrasessantenne Joseph, vedovo restauratore di mobili antichi di Bordeaux, riceve la notizia della morte del figlio Emmanuel, rimasto ucciso in un incidente aereo con il compagno Joaquim.
Di fronte allo smarrimento della figlia Aude e alla rabbia dei consuoceri di
origine belga, impegnati nella causa contro la compagnia aerea, Joseph elabora
il dolore dedicandosi anima e corpo a una missione: rintracciare la ragazza che
aveva accettato di prestare il proprio utero alla coppia e generare un figlio
con lo sperma di Emmanuel. Dopo vari tentativi, Joseph rintraccia la donna: vive
a Gand, si chiama Rita, ha 26 anni, è madre di una bambina di nove anni e non
ha un soldo. Fabrice Luchini è il mattatore di un dramma gentile e pacificato,
in cui la questione eticamente spinosa della maternità surrogata viene
affrontata dalla prospettiva altrettanto complessa di un uomo in lutto.
La rassegna
prosegue giovedì 9 maggio alle ore 21.15 con il film del regista Ilker Catak,
‘La sala professori’, premiato a National Board: quando la nuova insegnante di
matematica e di educazione fisica di una seconda media tedesca, Carla Nowak,
decide di prendere l'iniziativa per scoprire chi è il responsabile dei furti
che si sono verificati nella scuola, lo fa con le migliori intenzioni. Prima su
tutte quella di interrompere la prassi degli interrogatori ai danni di studenti
innocenti e di liberarli dall'ombra del pregiudizio che grava su di loro.
Giovedì 16
maggio alle ore 21.15 la rassegna prosegue con il film ‘I misteri del bar
Etoile’, dei registi Dominique Abel, Fiona Gordon: Da più di trent'anni l'ex
terrorista Boris si nasconde dietro l'apparenza del silenzioso e innocente
barista del café L'Etoile Filante, insieme alla sua compagna, l'astuta e
intraprendente Kayoko, e al fedele amico di entrambi, il buttafuori Tim. Una
sera di pioggia torrenziale, però, un uomo si presenta al bancone pronto ad
ucciderlo, poiché ha riconosciuto in lui il responsabile dell'attentato in cui
è rimasto gravemente menomato tanto tempo prima.
Giovedì 23
maggio alle ore 21.15 la regista Anna Novion presenta il film ‘Il teorema di
Margherita’: dottoranda in matematica all'École normale supérieure, la
talentuosa Marguerite è talmente a suo agio da girare in pantofole per la
facoltà. Il futuro sembra scritto, tra una discussione di tesi con il professor
Werner e una carriera davanti per cercare di dimostrare, chissà, la mitologica
congettura di Goldbach. Ci vuole il nuovo arrivato Lucas per notare un errore
che rimette in discussione la tesi e per estensione la vita stessa di
Marguerite, che reagisce mollando tutto e ricalcolando il suo percorso altrove.
Giovedì 30
maggio alle ore 21.15 è in programma ‘Totem il mio sole’ della regista Lila
Avilès: in una grande casa patronale circondata da un rigoglioso giardino si
sta organizzando una festa. Sol ha 7 anni, è la più piccola tra i nipoti della
famiglia estesa il cui capostipite è l'anziano nonno costretto a comunicare con
il laringofono. Nel caos dei preparativi, la bimba gioca con i cugini, le zie,
gli animali che passeggiano disinvolti per casa, chiedendo insistentemente di
visitare suo padre, un giovane pittore da tempo malato che riposa nella camera
al piano superiore.
La rassegna è
chiusa, giovedì 6 giugno alle ore 21.15, dal film ‘Nezouh il buco nel cielo’
della regista siriana Soudade Kaadan: a Damasco, nella Siria martoriata dalla
guerra, una famiglia deve fare i conti con un appartamento squarciato da una
bomba che ha aperto buchi nel soffitto e nelle pareti. Mentre Motaz, il padre,
si dimostra ostinatamente deciso a rimanere dov'è, cercando di nascondere le
voragini, sia sua moglie Hala che la figlia quattordicenne Zeina sono
desiderose di scappare, come ha già fatto una delle sorelle di Zeina,
rifugiatasi in Europa.
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