L’Amministrazione
Comunale di Macerata rischia di cancellare la memoria di Georges-Andrè,
Jacqueline, Edo, Lexie, Marek, Blumele, Lea, Sergio, W., Roman, Lelka, Surcis,
Ru-chla, H.,Roman, Eduard, Marek, Riwka, Eleonora, Mania, figli d’Europa
stroncati dalla follia delirante del nazismo.
Venti bambini,
ebrei vittime della Shoah in uno dei suoi episodi più ignobili e
raccapric-cianti: gli esperimenti dei medici nazisti ‘Chi vuole vedere la mamma
faccia un passo avanti’. Fu esattamente questo lo strattagemma usato dal dottor
Mengele, il sadico ‘angelo della morte’ di Auschwitz, per procurare venti
bambini di non più di dieci anni, dieci maschietti e dieci femminucce, da
spedire al ‘collega’ Heissmeyer che ‘lavorava’ al campo di concentramento di
Neuengamme, presso Amburgo.
Heissmeyer usò
i bambini per atroci esperimenti in vivo sulla tubercolosi, infettandoli
direttamente nelle ghiandole dei linfonodi ascellari, che poi asportava per le
sue analisi. Quando le ‘cavie’ non servivano più ed erano solo testimoni scomodi,
tutti i bambini furono impiccati dalle SS nella scuola di Bullenhuser Damm,
mentre l’esercito britannico del maresciallo Montgomery era ormai a poca
distanza e il Terzo Reich agonizzava. Per cancellare le prove i nazisti,
iniettata loro morfina, li impiccarono a ganci sui muri ‘come fossero quadri’.
Nel 2007 a
Macerata fu piantato un roseto con 20 piante di rose bianche per mantenere la
memoria degli orrori del nazifascismo. Dopo un periodo di incuria e atti
vandalici che distrussero il roseto, nel 2019 l’amministrazione comunale decise
di intervenire ripristinan-dolo. In occasione della risistemazione di tutta
l’area della Terrazza dei Popoli, le piante di rose bianche sono state spostate
a ridosso del muro di contenimento e lasciate nell’incuria più totale.
Cinque piante
sono morte e le altre vegetano in una zona a dir poco degradata piena di
erbacce secche che nascondono la stessa targa commemorativa. Nonostante gli
interventi in Consiglio comunale sull’argomento niente è stato fatto.
Chiediamo al
Sindaco ed a tutta l'amministrazione comunale di intervenire e di testimo-niare
anche con questo atto la loro fedeltà alla Costituzione frutto della Resistenza
che trova il suo fondamento nell'antifascismo.
Ieri si è
celebrata la Giornata della Memoria. Abbiamo ricordato gli orrori compiuti dal
nazismo e, mai dimenticarlo, dal fascismo. Quel ricordo, però, non va isolato
alle sole celebrazioni del 27 gennaio. Va praticato ogni giorno. Avere cura di
quel roseto è un primo e simbolico atto che chiediamo a chi, oggi, ha l'onore e
l'onere di guidare la nostra città.
Sinistra
Italiana Macerata
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