Passa ai contenuti principali

Giornata della Memoria: Le "Vittime dimenticate" del regime nazista

Il 27 gennaio 2024 ricorre il Giorno della Memoria, che commemora le vittime dell’Olocausto. La data scelta corrisponde all’anniversario della liberazione di Auschwitz-Birkenau, il più grande campo di concentramento e sterminio nazista.

Il Giorno della Memoria è stato istituito per informare il pubblico sull’Olocausto e commemorare ufficialmente tutte le vittime del regime nazista.

Tra queste si contano 6 milioni di ebrei e milioni di altre persone, tra cui polacchi, slavi, rom e sinti, omosessuali e persone con disabilità.

Un altro gruppo che è stato vittima di persecuzione sono i Testimoni di Geova.

Il professor Detlef Garbe, ex direttore del Memoriale del campo di concentramento di Neuengamme,ha spiegato: “I testimoni di Geova, che nel Terzo Reich subirono un’implacabile persecuzione, sono tra le cosiddette vittime dimenticate del regime nazista.


Per decenni sono stati ignorati [...] nonostante il fatto che un considerevole numero di testimoni di Geova subì persecuzione e morte”.

I Testimoni furono oppressi perché si rifiutarono di imbracciare le armi o di conformarsi all’ideologia nazista dell’odio.“I testimoni di Geova erano l’unico gruppo cristiano sotto il Terzo Reich a essere contrassegnato da un simbolo specifico per i prigionieri: il triangolo viola. Erano perseguitati solo sulla base delle loro convinzioni religiose”, dice Roberto Guidotti, portavoce dei Testimoni di Geova. “I nazisti offrirono loro la libertà se avessero rinunciato alla loro fede e avessero sostenuto il regime.

Eppure hanno avuto il coraggio di attenersi ai valori cristiani: la lealtà a Dio e l’amore per il prossimo”.Alcune statistiche sulla persecuzione dei Testimoni di Geova sotto il regime nazista:·Dei circa 35.000 Testimoni che si trovavano nell’Europa occupata, circa 13.400 furono vittime della persecuzione nazista.·Circa 11.300 persone furono arrestate.·Circa 4.200 furono mandati nei campi di concentramento.

·Più di 1.250 testimoni di Geova vittime della persecuzione nazista erano minorenni.·Circa 600 figli di testimoni di Geova furono sottratti ai loro genitori dal governo nazista.·

Almeno 72 testimoni di Geova furono uccisi con l’eutanasia.·Almeno 548 Testimoni, alcuni dei quali minorenni, morirono per esecuzione o omicidio volontario.·In totale circa 1.600 Testimoni persero la vita a causa della persecuzione nazista.

·Si stima che circa 6.000 Testimoni fossero detenuti in prigioni o campi di concentramento durante il periodo dell’Olocausto.

Per saperne di più sui Testimoni di Geova, visitate jw.org. Tutti i contenuti sono gratuiti e non è richiesta alcuna registrazione.

Redazione - laScansionenet

Commenti

Post popolari in questo blog

A Tolentino Villa Gabrielli rinasce e diventa Interno Marche: da storico opificio a hotel

  Nella villa tardo liberty che per sessant’anni è stata la sede della Nazareno Gabrielli e di Poltrona Frau sta per aprire Interno Marche, il ‘design experience hotel’ pensato e voluto dal Cavalier Franco Moschini, legato a doppio filo con l’edificio di viale Cesare Battisti. Rinasce così l’edificio che dai primi del ‘900 ha reso Tolentino un punto di riferimento per la pelletteria dopo quattro anni di cantiere e un intervento di recupero e trasformazione degli spazi che ne ha restaurato gli affreschi, modulato i grandi spazi di opificio novecentesco, integrato le antiche vasche di concia e li ha messi in dialogo con i lavori dei più grandi designer italiani e internazionali. Le 30 camere dell’hotel sono difatti dedicate alla storia del design internazionale e ai suoi protagonisti con 25 camere e 5 suite long stay. Le camere sono tutte diverse una dall'altra ed ispirate, ciascuna, allo stile del progettista a cui sono intitolate oltre che a 5 movimenti stilistici che hanno attra

Tolentino: uomo trovato morto in casa

  Tragedia a Tolentino, dove un uomo di 52 anni è stato trovato senza vita all'interno della propria abitazione, in viale Giacomo Matteotti. In base a una prima ricostruzione, si sarebbe tolto la vita nella mattinata di oggi, impiccandosi. Sul posto sono accorsi i sanitari del 118 che non hanno potuto far altro che constatarne il decesso. Per gli accertamenti del caso sono intervenuti i carabinieri della locale stazione. La salma è stata restituita ai familiari per la predisposizione del rito funebre. Inoltre i carabinieri dell’aliquota radiomobile hanno denunciato per guida in stato di ebbrezza un 37enne, originario del Marocco e residente fuori regione. Nella nottata l’uomo è stato fermato al volante di un mezzo di un’impresa edile ed è subito emerso che era privo di patente di guida, in quanto mai conseguita. L’accertamento mediante etilometro ha poi attestato che l’uomo aveva un tasso alcolemico di 2,27 grammi/litro (quasi 5 volte superiore al limite consentito per legge).

Fabio Santecchia vince il campionato di motocross

  Chiusura positiva di stagione per il giovane centauro tolentinate Fabio Santecchia di 12 anni, che nonostante il cambio di categoria, attualmente corre nella classe 85 Junior, si conferma un vero talento, vincendo anche quest’anno il campionato regionale di motocross della sua categoria. Infatti nell’ultima gara disputata sul crossodromo di Jesi, giungendo primo in entrambe le manches, ha ottenuto i punti che gli hanno consentito matematicamente di vincere il titolo regionale Uisp. In sella alla sua Ktm continua a primeggiare nelle diverse competizioni a cui partecipa, riuscendo a tagliare il traguardo primo in quasi tutte le gare in programma, tanto che ne ha vinte sei su otto. Appuntamento a domenica 26 novembre a Cingoli dove si terrà la cerimonia ufficiale di premiazione e dove sarà proclamato, confermando i titoli e i risultati degli scorsi anni, campione regionale. Insieme a Fabio, i genitori, gli sponsor e i rappresentanti del Motoclub Tolentino per cui gareggia. “Ancora