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Ricostruzione a Tolentino: botta e risposta

 




A Tolentino non diminuiscono le polemiche tra Fratelli d’Italia e l’Amministrazione comunale. Questa volta nel mirino del partito della presidente del Consiglio le chiusure alla viabilità delle strade interessate alla ricostruzione: “Ci vediamo costretti a denunciare la problematica alla stampa, in quanto sono rimaste inevase le continue richieste di controllo e collaborazione.

Abbiamo aspettato ad intervenire, cercando di dare possibilità all'Amministrazione di risolvere il problema con gli uffici preposti, ma il risultato continua ad essere lo stesso; che la ricostruzione debba essere fatta siamo i primi a dirlo e a sostenerlo, ma poiché Tolentino è il Comune che in termini di danni è tra il più colpito, crediamo che ci sia bisogno di una sintesi fra chi, giustamente, deve fare il proprio il lavoro e chi deve coordinare le aperture e le chiusure delle vie, con la gestione delle segnaletiche e dei permessi.

Dopo ripetute segnalazioni e lamentele, Via San Nicola e Via Oberdan sono chiuse contemporaneamente senza che nessuno si interessi dei disagi arrecati non tanto ai residenti (che comunque pagano le tasse e meritano rispetto, ma che magari lasciano l'abitazione per il lavoro e vi fanno ritorno alla sera vivendo quindi di meno il problema), quanto alle attività che rimangono continuamente confinate senza alcun tipo di preavviso e regolamentazione.

Ricordiamo una nota stampa di qualche esponente della maggioranza che dichiarava che la risoluzione dei problemi sarebbe stato il ritorno dei vigili urbani in centro storico. Con molto garbo, ma altrettanta convinzione ci permettiamo di dire che se l’Amministrazione non coordina le varie attività, ci può essere un presidio in ogni quartiere, ma il risultato rimane quello che vediamo oggi: disordine, confusione e ancora una volta pressapochismo”.

A stretto giro di posta ha risposto l’assessore alla ricostruzione del sisma, Flavia Giombetti: “E’ necessario fare una precisazione fondamentale: non è il Comune a rilasciare i Decreti per la ricostruzione post terremoto bensì l’USR. Gli uffici comunali svolgono una parte dell’istruttoria che riguarda la regolarità urbanistica del progetto presentato, è l'Ufficio Speciale per la Ricostruzione che ha il pallino in mano per decidere quando un cantiere può o meno iniziare la sua attività.

Sono passati oltre 2.500 giorni dal terremoto del 2016, chiedere a chi sta aspettando da così tanto tempo di rallentare ancora la ricostruzione della propria abitazione perché 2 cantieri nella stessa zona creano troppo disagio mi sembra veramente una folli a. Se seguissimo le indicazioni proposte da FdI probabilmente non basterebbero neanche 30anni per ricostruire la nostra città. Leggere certe affermazioni mi lascia sinceramente sbigottita.

Come amministrazione amo provvedendo a risolvere la questione valutando tutte le situazioni sia dei privati che delle attività produttive al fine di strutturare un coinvolgimento attivo dei portatori d'interesse in funzione dei cantieri già avviati e degli edifici prossimi all'inizio dei lavori , siamo consapevoli delle difficoltà che tutti i cittadini stanno attraversando, terremotati e non, chiediamo a tutti di avere comprensione delle rispettive esigenze che hanno medesimo valore e che spesso sono discordanti. 

Più siamo tenaci e restiamo alle difficoltà e prima usciremo da questa situazione che purtroppo dobbiamo affrontare volenti o nolenti. Stendiamo un velo pietoso sulle sterili polemiche politiche che hanno un solo scopo, avere visibilità mediatica a discapito della popolazione”.

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