Ad un anno dalla presenza nel Consiglio
comunale di Tolentino del candidato sindaco Massimo D’Este della coalizione ‘Tolentino
Città aperta’, il movimento ‘Civico 22’ha indetto una conferenza stampa, a cui
sono seguite la presentazione dei libri dello scrittore tolentinate Mauro
Mogliani e del fumettista sanbenedettese Maicol&Mirko.
La conferenza stampa, organizzata
nell’ambito della prima festa del Civico 22, è stato un consuntivo politico del
primo anno di presenza in consiglio comunale: “Ragionare in positivo sulle
nostre iniziative in ambito istituzionale svolte grazie alla preziosa e
puntuale presenza di Massimo D’Este nell’assise consiliare. Ci siamo spesi per
cercare di aggregare tutte le forze politiche del centro-sinistra al solo scopo
di rendere incisiva e forte la nostra presenza in consiglio e poter far si che
le nostre istanze e idealità potessero tradursi in atti amministrativi
concreti. Siamo entrati in Consiglio con le nostre gambe, con i voti della
nostra gente, la stessa gente che ci ha chiesto di sostenere la giunta
attualmente in carica.
Una scelta sofferta per Civico 22, un
arduo compromesso per il bene esclusivo della città. Scontato è ribadire che la
nostra stella polare è il perseguimento di una politica egualitaria,
caratterizzata dalla rimozione degli ostacoli che impediscono a donne e uomini
che ciò avvenga. Non possiamo negare che in questo anno di vita politica
abbiamo dovuto affrontare diverse difficoltà, risolvere problemi e superare
ostacoli.
Ci dispiace dover ricordare il fatto di
aver perso preziosi compagni di strada, che hanno scelto di percorre altre vie
e di portare avanti il loro impegno politico con modalità diverse dalla nostra.
Ma oggi vogliamo parlare di noi, del nostro giovane percorso in consiglio
comunale, l'unico scenario credibile per sostanziare il nostro pensiero
politico, soffermandoci molto brevemente
sui temi di maggior interesse che l’hanno caratterizzato. I temi che ci hanno
visto coinvolti con interrogazioni e mozioni, hanno sempre avuto un indirizzo
preciso; comprendere e stimolare l'azione di governo.
E partiamo da ciò che ha condizionato in
negativo il tentativo di uscire dagli effetti post sisma, che la pandemia prima
e gli aumenti speculativi delle materie prime poi, hanno avuto, e hanno ancora sull'edilizia. A
tutt’oggi, a farne le spese è la sanità pubblica, con un ospedale che tarda a
vedere l'avvio della ricostruzione con tutto ciò che ne consegue, il
mantenimento dei poliambulatori promessi, un punto di primo intervento
all'altezza di Tolentino e l'entroterra,
la conservazione dei servizi essenziali durante i lavori che dureranno anni.
Un immobilismo che genera sfiducia e
rassegnazione. Per poi parlare della pesante e costosa eredità dei container,
una brutta pagina della gestione del post terremoto su cui si sono innestate
malefatte irrisolte, che con la politica hanno poco a che fare, vedi lo
sconcertante accordo verbale intercorso tra Pezzanesi e la Saipa/Penta. La
diatriba infinita nella gestione dei rifiuti con il protagonismo ancora fuori
luogo e prolungato dell'ex Sindaco Pezzanesi che contribuisce anch’esso all'immobilismo
del Consorzio Cosmari, dove i sindaci, invece di trovare un accordo sulla nuova
discarica si giocano a mora qualche poltrona di comando.
Siamo preoccupati dall’immobilismo che
sta caratterizzando la gestione del Servizio Idrico Integrato, altro argomento
che rischia di penalizzarci della
gestione dell’acqua pubblica, che
dequalifica la nostra Azienda
Municipalizzata in un ambito storico di prestigio, di servizio, risorsa
economica e occupazione lavorativa. L'appiattimento su queste due vicende, da
parte del nostro Sindaco Sclavi, che non si contrappone con fermezza a queste
condizioni, contribuisce a lasciar
scorrere pericolosamente il tempo senza che vengano prese decisioni
inderogabili.
Oltre a lasciarci perplessi, questa staticità, costa pesantemente alle
tasche dei contribuenti che vedranno aumentare costantemente i loro tributi. La
scelta di appaltare le mense scolastiche all’esterno, altra nota dolente su cui
intendiamo farci promotori di qualche proposta alternativa. Spesso a smontare un
giocattolo che ha qualche problema si rischia di non poterlo avere più
funzionante.
Confidiamo di poter avere un sano e
costruttivo confronto con l’amministrazione anche su questo tema dal peso
specifico articolato che coinvolge e interessa i cittadini di Tolentino. Come non tornare sulla tristissima e attuale
vicenda dei Licei dove tutto sembra prevaricare gli interessi della scuola,
degli studenti, dei loro familiari, dei
docenti. Un gioco malvagio sulla pelle di tanta gente che penalizza e umilia
l'universo scuola, e getta ombre sull' onestà dell’azione politica di oggi e su
quella del futuro.
Le parole del Presidente della
Provincia, che ha tremila cose da fare, ma trova il tempo per farfugliare
qualcosa sull’ imminente realizzazione del Campus a Tolentino, c‘indignano e ci
sconfortano perché questa gente non ha a cuore il bene della scuola di
Tolentino e dei ragazzi, ma soltanto interessi e logiche di potere nascoste
alle nostre povere capacità cognitive. Sappiano questi signori che un’emergenza
non dura sette anni, in sette anni ci si abitua e ci si adatta anche ai tuguri.
Abbiamo avanti ancora 4 anni di vita
consiliare da affrontare con impegno e con il doveroso rispetto di chi ci ha
votato, accordandoci la fiducia sulla scorta di un preciso programma politico,
elaborato con sapienza, facendo leva sulle tante risorse che caratterizzavano
la nostra coalizione.
Alla fine di questa consiliatura,
saranno gli elettori a giudicarci e valutarci sulla scorta del nostro operato
se avremo fatto bene e onorato tutti gli impegni presi riconfermandoci il
consenso che abbiamo ottenuto alle ultime amministrative. Se così non fosse, ne
prenderemo atto e torneremo ad essere cittadini comuni senza la pretesa di dare
insegnamenti ai chi verrà premiato al nostro posto”.
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