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Il PD Tolentino all’Amministrazione comunale: sulle mense scolastiche ci ripensi

 


Il PD di  Tolentino chiede al sindaco di ripensarci, di non abdicare alla prima difficoltà, di non rinunciare alla gestione diretta, di non cedere a valutazioni economicistiche, di continuare ad investire risorse nella gestione delle mense e dei nidi, nella formazione, incremento e valorizzazione del proprio personale. Il prossimo servizio di ristorazione presso le mense delle scuole dell’obbligo di Tolentino sarà appaltato ed affidato interamente ad una ditta esterna.

La stessa sorte riguarderà il servizio educativo presso i due asili nidi comunali. Il Comune assicura che svolgerà una funzione di controllo e saranno salvaguardate le prerogative occupazionale del personale attualmente in servizio. Si tratta di una novità importante. Per la prima, dopo oltre 45 anni, il Comune di Tolentino, rinuncerà alla gestione diretta di alcuni servizi strategici per le famiglie, e, tramite una procedura ad evidenza pubblica, individuerà soggetti esterni ai quali affidare la gestione degli stessi. Non più una gestione diretta ma una indiretta tramite soggetti terzi da individuare ogni volta tramite gara. Le ragioni evidenziate avanzate sono di natura gestionale/organizzativa ed economica.

Si conclude un’esperienza storica, esemplare, iniziata a metà degli anni ’70, con il primo governo PCI/PSI, di gestione diretta da parte del Comune di Tolentino di servizi socio-educativi ritenuti fondamentali per le famiglie (istituiti in Italia nel 1971 come ‘servizi sociali di interesse pubblico’ (Legge n. 1044/1971).

Comprendiamo le motivazioni ma riteniamo questa scelta non condivisibile e sentiamo il dovere di esprimerlo con chiarezza seppure questo non sarà apprezzato. Non tutti i servizi sono uguali. Non a tutti i servizi si possono affidare a valutazioni di natura economicistica. Non tutti i gestori dei servizi possono essere reclutati, selezionati in base al costo minore. Ci sono servizi, come quelli per l’infanzia, che richiedono altre valutazioni e garanzie.

I servizi socio educativi per la prima infanzia sono diversi dai servizi economici a rilevanza industriale come i trasporti, sevizio idrico o integrato dei rifiuti. Essi qualificano la cultura politica ed i valori di una comunità.

Non a caso non tutti i Comuni in Italia hanno gli stessi servizi per l’infanzia. Alcuni Comuni non ne hanno proprio. L’offerta in tali casi è quasi sempre è affidata all’iniziativa privata. Questa sperequazione nell’offerta sul territorio nazionale ha generato disuguaglianze tra le famiglie che vivono nelle Regioni più povere o nei comuni più piccoli rispetto alle famiglie che vivono nei Comuni più grandi delle regioni del centro nord.

Per queste ragioni, negli ultimi 40 anni, Tolentino è stato ritenuto da tutti un modello esemplare regionale di gestione comunale diretta di tali servizi. Il Comune ha voluto assicurare il miglior servizio possibile ai propri cittadini garantendone l’accesso a tutti indipendentemente dal reddito. Le amministrazioni della nostra città, che si sono alternate in questi anni, anche di opposta appartenenza, a costo di grandi sacrifici ed a dispetto dei costi, hanno voluto garantire questo modello di gestione emancipandosi sempre da tentazioni di razionalizzazione per ragioni economico gestionali. Non facciamo l’errore di esternalizzare ma continuiamo ad investire sulla qualità e sulla scuola dell’infanzia.

Chiediamo pertanto al Sindaco Sclavi ed alla sua giunta di ripensarci, di non abdicare alla prima difficoltà, di non rinunciare alla gestione diretta, di non cedere a valutazioni economicistiche e di ragioneria, di continuare ad investire risorse nella gestione delle mense e dei nidi, nella formazione e valorizzazione del personale, in nuove assunzioni, di continuare a ricercare la qualità e sicurezza dei servizi con modelli organizzativi nuovi ma propri.

Matteo Pascucci - Segretario pd Tolentino

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