Ieri è stato inaugurato all’Abbadia di
Fiastra il ‘Parco della Vita’ alla presenza del vescovo di Macerata, mons.
Nazzareno Marconi, dell’assessore regionale Stefano Aguzzi, del presidente
della provincia Sandro Parcaroli, delle autorità civili e militari e di numerosi
cittadini, nato dalla collaborazione tra la Fondazione Giustiniani Bandini e la
Fondazione Carima, consistente nella realizzazione di una nuova area verde di
circa 2,5 ettari all’interno del territorio della Riserva Naturale, dove i
cittadini potranno piantare fino a 150 alberi dedicandoli ai propri affetti più
cari.
Attraverso lo sviluppo di questa
progettualità green i due enti intendono diffondere un messaggio di
sensibilizzazione sui temi della difesa ambientale, dell’arricchimento del
patrimonio arboreo e della biodiversità. L’importanza della piantumazione in
relazione al problema del surriscaldamento globale, ad esempio, è stata al
centro di una recente campagna sostenuta dal noto neurobiologo vegetale Stefano
Mancuso, che promuove la riforestazione intensiva per ridurre la concentrazione
di CO2 nell’atmosfera, come ha sottolineato ha sottolineato il presidente della
Fondazione Giustiniani Bandini, Giuseppe Sposetti:
“Mettere a dimora una pianta è un gesto
ecologico importante perché ci permette di compensare il nostro impatto
ambientale. E’ un uno sguardo di speranza verso il domani, un dono di ossigeno
alle future generazioni che consentirà loro di continuare a vivere. Per il
nostro ente questo aspetto è di assoluto rilievo in un’ottica di tutela del
grande patrimonio che ci è stato lasciato in eredità”.
L’albero è il simbolo della vita per
eccellenza e da sempre viene associato all’uomo in diverse culture e religioni.
La sua struttura verticale, con le radici affondate nel terreno e i rami
protesi verso l’alto, richiama la figura antropica e rimanda alla connessione
tra cielo e terra, tra materialità e spiritualità, ha spiegato la presidente
della Fondazione Carima, Rosaria Del Balzo Ruiti:
“Chiunque
lo desideri avrà la possibilità di mettere a dimora una pianta per celebrare il
miracolo della nascita, per ricordare una persona cara che non c’è più o per
fare un regalo speciale a chi si ama. Gli alberi piantati diventeranno così
monumenti naturali alla memoria, santuari che predicano la legge primordiale
della vita come scriveva Hermann Hesse. Sarà infatti possibile apporvi una
piccola targa con una breve dedica che condenserà i sentimenti celati dietro
questo dono”.
Dopo la benedizione e il taglio del
nastro è stato piantato simbolicamente il primo albero, mentre altre piante
sono già state messa a dimora per volontà di alcune istituzioni e realtà del
territorio come le Amministrazioni Comunali di Tolentino e Urbisaglia, la
comunità agricola dell’Abbadia di Fiastra, l’associazione ‘Casa della memoria’
di Urbisaglia in ricordo degli internati presso il Palazzo dei Principi durante
la Seconda guerra mondiale e le due Fondazioni promotrici.
Dietro il ‘Parco della Vita’ c’è una
scrupolosa progettazione agronomica, che ha tenuto conto dell’individuazione
delle specie arboree autoctone da piantare, delle dimensioni che gli alberi
devono avere in modo da garantirne l’attecchimento (altezza e circonferenza del
fusto), dei periodi migliori in cui effettuare la piantumazione e del corretto
distanziamento sul terreno in base alla classe di grandezza della pianta.
Concretamente gli interessati potranno
rivolgersi a Meridiana snc, storica realtà che opera all’Abbadia di Fiastra,
per conoscere l’iter da seguire per piantare un albero nel “Parco della Vita”
(Tel. 0733 202942 – meridiana.mc@gmail.com).
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