Ancona. "Un messaggio di speranza e di impegno nella costruzione di una società migliore" dalla Gran Loggia d’Italia
Nel lontano 1922 veniva fondata ad Ancona la prima Loggia massonica della Gran Loggia d’Italia, dedicandola a Stamira, l’eroina dorica che sacrificò la propria vita per la libertà di tutta la città.
Oscurata dal regime fascista, la Loggia Stamira potette riemergere dopo il buio ventennio e diventare la Loggia Madre di tutte le province massoniche marchigiane che hanno sempre contribuito fattivamente al progresso democratico della nostra Regione.
E’ pertanto con orgoglio che, a distanza di cento anni, la Massoneria anconetana della Gran Loggia d’Italia, nella trasparenza che la caratterizza, ribadisce a tutti gli uomini liberi, da pregiudizi e passioni di parte, la propria netta posizione di condanna di ogni totalitarismo illiberale.
Il pensiero del Gran Maestro della G.L.D.I. Luciano Romoli coglie l’occasione della ricorrenza del XXV Aprile per sottolineare l’importanza della memoria storica e per riaffermare il valore supremo che ha sempre caratterizzato la nostra Obbedienza: la Libertà da ogni oppressione, che si declina sul piano politico nella democrazia così come nella difesa dei diritti umani, nella possibilità di sviluppo morale e materiale, nella partecipazione.
La Gran Loggia d’Italia non manca di inviare un messaggio di speranza e di impegno nella costruzione di una società migliore, con meno muri e più ponti proiettati verso la solidarietà, basata sul rispetto e sullo sviluppo spirituale.
Prof. Gabriele Borsetti - Delegato Magistrale per la Regione Massonica Marche
Oscurata dal regime fascista, la Loggia Stamira potette riemergere dopo il buio ventennio e diventare la Loggia Madre di tutte le province massoniche marchigiane che hanno sempre contribuito fattivamente al progresso democratico della nostra Regione.
E’ pertanto con orgoglio che, a distanza di cento anni, la Massoneria anconetana della Gran Loggia d’Italia, nella trasparenza che la caratterizza, ribadisce a tutti gli uomini liberi, da pregiudizi e passioni di parte, la propria netta posizione di condanna di ogni totalitarismo illiberale.
Il pensiero del Gran Maestro della G.L.D.I. Luciano Romoli coglie l’occasione della ricorrenza del XXV Aprile per sottolineare l’importanza della memoria storica e per riaffermare il valore supremo che ha sempre caratterizzato la nostra Obbedienza: la Libertà da ogni oppressione, che si declina sul piano politico nella democrazia così come nella difesa dei diritti umani, nella possibilità di sviluppo morale e materiale, nella partecipazione.
La Gran Loggia d’Italia non manca di inviare un messaggio di speranza e di impegno nella costruzione di una società migliore, con meno muri e più ponti proiettati verso la solidarietà, basata sul rispetto e sullo sviluppo spirituale.
Prof. Gabriele Borsetti - Delegato Magistrale per la Regione Massonica Marche
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