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A Tolentino un incontro sulla Sindone: immagine della sofferenza dell’Innocente di tutti i tempi

 


Per immetterci nella Settimana Santa sabato 1 aprile alle ore 21.00 nella chiesa dello ‘Spirito Santo’ di Tolentino, il comitato per il ‘700^ anniversario della morte del Beato Tommaso da Tolentino’, in collaborazione con l’Associazione Italiana Maestri Cattolici (AIMC), l’Associazione Medici Cattolici Italiani (AMCI), Gruppo Scout Tolentino1, Sermit, Azione Cattolica Italiana, invita ad una meditazione comunitaria con il sindonologo, dott. Fabio Quadrini (specializzato negli studi sindonici presso l’Ateneo Pontificio ‘Regina Apostolorum’di Roma) sul tema: ‘La Sindone: immagine della sofferenza dell’Innocente di tutti i tempi’, con l’ostensione della copia della Sindone in scala reale, essendo la reliquia originale conservata nel Duomo di Torino, nell’anniversario della morte del beato Tommaso da Tolentino e compagni, avvenuta a Thane, in India il 9 aprile 1321.

Il termine ‘sindone’ indicava un ampio tessuto, come un lenzuolo, e che se specificato poteva essere di lino di buona qualità o tessuto d'India. Anticamente il termine ‘sindone’ era generico e non collegato alla sepoltura, ma oggi il termine è ormai diventato sinonimo del lenzuolo funebre di Gesù. Essa è un lenzuolo di lino, che reca impressa l’immagine frontale e dorsale del cadavere di un uomo torturato e crocifisso. Secondo la tradizione, la Sindone sarebbe il telo che, citato nei Vangeli, avvolse il corpo di Gesù nel sepolcro.

La cosiddetta ‘Sindonologia’, ovvero l’amplissimo bacino di studi che si rivolge al Sacro Lino, comprende numerose discipline: dalla chimica alla teologia; dalla botanica alla storia; dalla fotografia alla storia dell’arte; dalla fisica all’esegesi. E’ possibile intuire come vasto, ovvero multidisciplinare, sia il campo di azione per coloro che si dedicano a studiare il Venerato Telo. Conoscere il quadro generale e contribuire per quel che concerne la propria specifica competenza è il sano criterio che ogni studioso deve adoperare, per partecipare con benefico supporto ad una sempre maggiore ‘scoperta’ della Sindone.

Su questo scenario si inserisce il rilevante compito della divulgazione, la quale deve trovare nel rispetto della Sindone e nel rispetto degli uditori le colonne portanti della sua attività, riportando ‘deontologicamente’ l’obiettività delle risultanze di ciascuno studio.

Articolato su queste prospettive, l’incontro sarà un accompagnamento alla conoscenza della Sindone, partendo dagli aspetti storici, geografici, scientifici ed iconografici che la riguardano, per giungere a quelli evangelici, esegetici e teologici che la denotano e connotano, cosicché ogni partecipante possa ricevere adeguati strumenti per rendersi sufficientemente autonomo nel processo di ‘interlocuzione’ con il Sacro Telo.

Nel 1988 san Giovanni Paolo II definì la Sindone come ‘specchio del Vangelo’: “Nella Sindone si riflette l'immagine della sofferenza umana. Essa… non solo ci spinge ad uscire dal nostro egoismo, ma ci porta a scoprire il mistero del dolore che, santificato dal sacrificio di Cristo, genera salvezza per l'intera umanità”.

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