Maurizio Costanzo è
morto questa mattina a Roma a 84 anni: il mondo del giornalismo e della
televisione è in lutto. Costanzo ha firmato decine di programmi radiofonici e
televisivi e di commedie teatrali. Ha raggiunto la grande popolarità nel 1976,
conducendo in Rai il talk-show ‘Bontà loro’. Tuttavia il suo programma più
importante è stato il ‘Maurizio Costanzo show’, in onda dal 1982 su Mediaset.
Tra i suoi programmi più noti, anche ‘Buona domenica’.
Anche a Tolentino
la notizia della morte di Maurizio Costanzo ha destato molto cordoglio.
L’amministrazione comunale, il MIumor Museo internazionale dell’Umorismo
nell’Arte e la città ricordano il celebre giornalista che è stato direttore
artistico della 25° edizione della Biennale dell’Umorismo nell’Arte del 2009.
Costanzo ha anche curato
la mostra personale promossa dal Miumor dedicata all’artista Leo Longanesi e
più volte ha ospitato al Costanzo Show sia i rappresentanti
dell’Amministrazione comunale, tra cui l’allora sindaco Luciano Ruffini e
l’assessore Massimo Marco Seri, ma anche persone di Tolentino come ad esempio
Paolo Scisciani, presidente dell’associazione Tolentino815 per parlare della
rievocazione della battaglia.
Fu anche tra i
primi a chiamare per esprimere la sua solidarietà e per mettersi a disposizione
all’indomani dell’incendio che interessò il Teatro Vaccaj. Insieme
all’Amministrazione comunale organizzò la conferenza stampa di presentazione
della Biennale del 2009 al teatro Parioli.
Maurizio Costanzo
scriveva nella presentazione del catalogo della Biennale di cui era direttore
artistico: “L’umorismo, forse, ci salverà… è un errore considerare l’umorismo
come un genere minore. L’umanità ne ha scritto con curiosità e rispetto da
sempre. Da Platone, per il quale esisterebbe un riso pedagogico e il filosofo
sarebbe il vero maestro del riso degli altri, a Bergson che ne ha studiato gli
automatismi, a Freud, che ha analizzato il motto di spirito dal punto di vista
psicoanalitico.
I signori togati e
parrucconi dovranno prima o poi arrendersi: ridere è nobile. Ed è terapeutico,
questo si sa da sempre… la risata permette di liberarci piacevolmente dai
nostri impulsi nascosti e non danneggia gli altri. Un modo di scaricare gli
istinti aggressivi senza aggressività. In questi anni, a volte oscuri, in cui
ci sono state anche barbariche 'guerre di civiltà' ci auguriamo che 'la civiltà
del sorriso' possa diventare, al più presto, il sorriso della civiltà”.
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