Dicembre è stato per Arca un mese importante per il confronto istituzionale. Arca Benefit srl, infatti, ha ricevuto la visita, presso l’Azienda Agricola Fileni a Falconara Marittima, di alcuni funzionari della Regione Marche, del MASAF e della Commissione Europea.
La visita è stata organizzata a seguito dell’interesse da parte dei tre enti per approfondire l’applicazione dell’agricoltura biologica conservativa (anche detta biologica rigenerativa) in Italia, selezionando Arca come rappresentante regionale per questo tipo di agricoltura. Per queste ragioni, Simone Tiberi, agronomo Arca, ha iniziato l’incontro accompagnando i presenti a visionare i terreni della Società Agricola Biologica Fileni utilizzati come campi dimostrativi nel progetto AgriBioCons, un progetto finanziato dalla Regione attraverso il Bando “Sostegno alla creazione e al funzionamento di Gruppi Operativi del PEI – Sottomisura 16.1 Azione 2 – PSR Marche 2014-2020.
Durante la visita, l’agronomo Tiberi ha mostrato a confronto un appezzamento di terreno diviso in due parti: una parte coltivata in regime biologico tradizionale (in cui si impiega l’aratura e non si utilizzano le cover crops) e l’altra in regime bio conservativo (in cui si utilizzano le cover crops e si applica la minima lavorazione), spiegando come la presenza di colture di copertura, o cover crops, generi enormi benefici al suolo e all’ambiente. Le cover crops infatti, ha fatto notare l’agronomo, forniscono numerosi servizi ecosistemici, come l’apporto di sostanza organica al suolo, la cattura dei nutrienti che altrimenti andrebbero persi per lisciviazione e l’azione di protezione del suolo da fenomeni erosivi.
Dopo la visita ai campi, sono state illustrate le prime macchine acquistate all’inizio del progetto AgriBioCons per applicare le tecniche agricole bio-conservative. Queste macchine, nel corso delle sperimentazioni, non si sono rivelate particolarmente adatte, specialmente negli ambienti collinari marchigiani caratterizzati da suoli fortemente argillo-limosi. Per cui è stato necessario realizzare altre macchine finanziate al di fuori del progetto, con caratteristiche innovative e appositamente studiate per questo tipo di lavorazioni.
Le macchine progettate dall’azienda marchigiana Angeloni Srl in collaborazione con Arca, che ha indicato le specifiche delle lavorazioni da fare, sono state tre: un decompattatore, un coltivatore di superficie e un erpice strigliatore pesante combinato.
Il gruppo dei visitatori si è poi spostato nella vecchia casa colonica da cui è stata ricavata la sala riunioni e ha assistito ad una presentazione del progetto AgriBioCons, sempre a cura dell’agronomo Arca Tiberi. La presentazione è servita a far comprendere ai presenti l’importanza di un progetto del genere nella nostra Regione, che seppur con diverse difficoltà e un grande impegno da parte di tutti gli agricoltori coinvolti nel progetto, ha dimostrato che l’agricoltura bio-conservativa può essere un validissimo alleato nella lotta ai cambiamenti climatici e nella salvaguardia del territorio.
Come sottolineato dal Presidente Arca Bruno Garbini: «Il Progetto ARCA è nato dal mio amore per questo territorio, per queste colline così fragili, facendo diventare il cibo il motore della loro rigenerazione e di quella ambientale partendo dal suolo. Per questo esiste ARCA: per salvaguardare e valorizzare il nostro prezioso patrimonio, cercando di ridare all’agricoltore il suo ruolo primario di gestore del territorio e coinvolgendo attivamente l’utilizzatore finale del cibo che diventa rigeneratore dell’ambiente».
La visita ha suscitato un grande interesse tra tutti i funzionari presenti, in particolar modo tra i due rappresentanti della Commissione Europea che sono rimasti colpiti dai risultati raggiunti a conclusione del progetto AgriBioCons e dal grande impegno da parte di ARCA nel diffondere questo innovativo modello agricolo bio-conservativo o per meglio dire bio-rigenerativo, a livello regionale e nazionale.
L’agronomo Arca Simone Tiberi commenta così l’incontro «Per me è stato un vero onore poter condividere il tanto lavoro fatto. Come Arca cerchiamo di fare il massimo per diffondere questo progetto innovativo e pieno di stimoli. È stata una soddisfazione vedere queste importanti istituzioni partecipare attivamente all’incontro e rimanere piacevolmente colpiti dai risultati raggiunti. Spero vivamente che questo contribuisca a far conoscere meglio il nostro progetto a livello nazionale ed europeo»
Alla visita erano presenti: Andrea Incarnati – Commissione UE Marco Migliosi – Commissione UE Francesco Mirra – MASAF Per la Regione Marche: Lorenzo Bisogni – Direzione Agricoltura e Sviluppo Rurale Sabrina Speciale - P.o. Attività di programmazione dello sviluppo rurale e sorveglianza Andrea Albanesi - Posizione Organizzativa - Agroindustria e Organizzazioni Comuni di Mercato, Responsabile misura 16.1 Silvia Fiorani – Servizio Politiche AgroAlimentari Mirco Pollonara - Direzione Agricoltura e Sviluppo Rurale Claudia Margaritelli – Bandi PSR Marche 2014-2020 Patrizia Barocci - P.o. Monitoraggio, analisi e flussi finanziari del PSR e rapporti con il bilancio regionale Andrea Scarponi – P. o. - Agroindustria e Organizzazioni Comuni di Mercato Andrea Sileoni – Servizio Politiche AgroAlimentari Paolo Zenobi – Direzione Agricoltura e Sviluppo rurale Settore Agroambiente
Redazione - laScansionenet
La visita è stata organizzata a seguito dell’interesse da parte dei tre enti per approfondire l’applicazione dell’agricoltura biologica conservativa (anche detta biologica rigenerativa) in Italia, selezionando Arca come rappresentante regionale per questo tipo di agricoltura. Per queste ragioni, Simone Tiberi, agronomo Arca, ha iniziato l’incontro accompagnando i presenti a visionare i terreni della Società Agricola Biologica Fileni utilizzati come campi dimostrativi nel progetto AgriBioCons, un progetto finanziato dalla Regione attraverso il Bando “Sostegno alla creazione e al funzionamento di Gruppi Operativi del PEI – Sottomisura 16.1 Azione 2 – PSR Marche 2014-2020.
Durante la visita, l’agronomo Tiberi ha mostrato a confronto un appezzamento di terreno diviso in due parti: una parte coltivata in regime biologico tradizionale (in cui si impiega l’aratura e non si utilizzano le cover crops) e l’altra in regime bio conservativo (in cui si utilizzano le cover crops e si applica la minima lavorazione), spiegando come la presenza di colture di copertura, o cover crops, generi enormi benefici al suolo e all’ambiente. Le cover crops infatti, ha fatto notare l’agronomo, forniscono numerosi servizi ecosistemici, come l’apporto di sostanza organica al suolo, la cattura dei nutrienti che altrimenti andrebbero persi per lisciviazione e l’azione di protezione del suolo da fenomeni erosivi.
Dopo la visita ai campi, sono state illustrate le prime macchine acquistate all’inizio del progetto AgriBioCons per applicare le tecniche agricole bio-conservative. Queste macchine, nel corso delle sperimentazioni, non si sono rivelate particolarmente adatte, specialmente negli ambienti collinari marchigiani caratterizzati da suoli fortemente argillo-limosi. Per cui è stato necessario realizzare altre macchine finanziate al di fuori del progetto, con caratteristiche innovative e appositamente studiate per questo tipo di lavorazioni.
Le macchine progettate dall’azienda marchigiana Angeloni Srl in collaborazione con Arca, che ha indicato le specifiche delle lavorazioni da fare, sono state tre: un decompattatore, un coltivatore di superficie e un erpice strigliatore pesante combinato.
Il gruppo dei visitatori si è poi spostato nella vecchia casa colonica da cui è stata ricavata la sala riunioni e ha assistito ad una presentazione del progetto AgriBioCons, sempre a cura dell’agronomo Arca Tiberi. La presentazione è servita a far comprendere ai presenti l’importanza di un progetto del genere nella nostra Regione, che seppur con diverse difficoltà e un grande impegno da parte di tutti gli agricoltori coinvolti nel progetto, ha dimostrato che l’agricoltura bio-conservativa può essere un validissimo alleato nella lotta ai cambiamenti climatici e nella salvaguardia del territorio.
Come sottolineato dal Presidente Arca Bruno Garbini: «Il Progetto ARCA è nato dal mio amore per questo territorio, per queste colline così fragili, facendo diventare il cibo il motore della loro rigenerazione e di quella ambientale partendo dal suolo. Per questo esiste ARCA: per salvaguardare e valorizzare il nostro prezioso patrimonio, cercando di ridare all’agricoltore il suo ruolo primario di gestore del territorio e coinvolgendo attivamente l’utilizzatore finale del cibo che diventa rigeneratore dell’ambiente».
La visita ha suscitato un grande interesse tra tutti i funzionari presenti, in particolar modo tra i due rappresentanti della Commissione Europea che sono rimasti colpiti dai risultati raggiunti a conclusione del progetto AgriBioCons e dal grande impegno da parte di ARCA nel diffondere questo innovativo modello agricolo bio-conservativo o per meglio dire bio-rigenerativo, a livello regionale e nazionale.
L’agronomo Arca Simone Tiberi commenta così l’incontro «Per me è stato un vero onore poter condividere il tanto lavoro fatto. Come Arca cerchiamo di fare il massimo per diffondere questo progetto innovativo e pieno di stimoli. È stata una soddisfazione vedere queste importanti istituzioni partecipare attivamente all’incontro e rimanere piacevolmente colpiti dai risultati raggiunti. Spero vivamente che questo contribuisca a far conoscere meglio il nostro progetto a livello nazionale ed europeo»
Alla visita erano presenti: Andrea Incarnati – Commissione UE Marco Migliosi – Commissione UE Francesco Mirra – MASAF Per la Regione Marche: Lorenzo Bisogni – Direzione Agricoltura e Sviluppo Rurale Sabrina Speciale - P.o. Attività di programmazione dello sviluppo rurale e sorveglianza Andrea Albanesi - Posizione Organizzativa - Agroindustria e Organizzazioni Comuni di Mercato, Responsabile misura 16.1 Silvia Fiorani – Servizio Politiche AgroAlimentari Mirco Pollonara - Direzione Agricoltura e Sviluppo Rurale Claudia Margaritelli – Bandi PSR Marche 2014-2020 Patrizia Barocci - P.o. Monitoraggio, analisi e flussi finanziari del PSR e rapporti con il bilancio regionale Andrea Scarponi – P. o. - Agroindustria e Organizzazioni Comuni di Mercato Andrea Sileoni – Servizio Politiche AgroAlimentari Paolo Zenobi – Direzione Agricoltura e Sviluppo rurale Settore Agroambiente
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