“E’ stata
un’edizione straordinaria, era una scommessa che non sapevamo dove ci avrebbe
portati ed a festival concluso possiamo dire davvero che Comedy report è la
freccia scagliata da Biumor per il futuro”. Lucrezia Ercoli, direttrice
artistica, traccia un bilancio a conclusione delle giornate di Tolentino dopo
il successo dell’ultima serata col philoshow dedicato al mondo del fantasy che
ha riempito il teatro Vaccaj, sold out, con tante presenze che non sono
riuscite ad entrare per esaurimento dei posti a disposizione.
“Questa
edizione è stata ricchissima – prosegue la direttrice artistica – e, a dispetto
del tema, il contrario esatto della nostalgia. Non ci siamo fermati a dieci
anni dalla prima edizione a ricordare gli esordi, ma abbiamo scelto di portare
avanti un percorso di crescita e miglioramento, rilanciando, innovando,
aprendoci ad un pubblico che è diverso dal nostro storico pubblico. Poteva
essere un rischio e invece è stato veramente motivante vedere come chi non ci
conosceva ci ha scelti e chi invece fa da sempre parte del nostro pubblico
abbia avuto occhi e sguardi nuovi”.
Soddisfazione
è stata espressa anche dagli amministratori che nella serata conclusiva hanno
salutato la platea esprimendo apprezzamento per la manifestazione: “Biumor è
come il Colonnato del Bernini – ha detto il sindaco Mauro Sclavi – in queste
giornate abbraccia tutta la città e tutti coloro che vengono da fuori
appositamente per gli incontri ed è bellissimo che Tolentino, grazie alla
cultura, venga scoperta e riscoperta”. Ha sottolineato la presenza di giovani la vicesindaco Alessia Pupo: “Volevamo
parlare alle nuove generazioni e il premio ha raggiunto questo obiettivo, ha
portato a Tolentino gente che non conosceva il festival e che ha potuto
apprezzare queste giornate”. Il modo
migliore per festeggiare questi primi dieci anni secondo il presidente del
consiglio Alessandro Massi.
La giornata
conclusiva del festival è stata in effetti la più commovente e centrata sul
tema della nostalgia: nel pomeriggio Carlo Cambi (che ha ricevuto il
riconoscimento per il nuovo linguaggio dell’intrattenimento) ha dato ‘sapore’
alla nostalgia raccontando come il gusto veicoli la memoria del passato. Per
farlo tanti riferimenti ‘pop’: dalla canzone ‘Le tagliatelle di nonna Pina’
fino alla pasta di Alberto Sordi e alla sora Lella. Dal gusto alla parola con
Giulia Ciarapica che invece ha letto la nostalgia raccontata dagli scrittori
del ‘900 italiani, da Massimo Bontempelli fino alle immagini senza tempo di
Amarcord di Fellini. Infine Tommaso Ariemma che ha dato una nuova prospettiva
alla pop filosofia illustrando come la nostalgia viene affrontata in
videogiochi e serie tv attraverso la fotografia.
La chiusura è
magica con il philoshow dedicato al mondo del fantasy, una nuova produzione che
ha commosso il pubblico che ha seguito il viaggio dell’eroe, fra la nostalgia
per la contea e l’incontro col mostruoso e con fantastico. Licia Troisi
acclamata e applauditissima relatrice è stata la guida che ha saputo raccontare
la letteratura fantasy dandole la dignità della grande letteratura e della
filosofia. Grande prova tecnica anche per la band Factory in ensemble
arricchita dal violino e che ha dato dimostrazione di ecletticità passando da
David Bowie a Samarcanda, dal Cielo d’Irlanda fino a L’isola che non c’è.
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