A novembre (venerdì 4, sabato 5 in
abbonamento, domenica 6) il Teatro Vaccaj di Tolentino ospita ‘Il Vajont di
tutti. Riflessi di Speranza’, un progetto teatrale dai risvolti interessanti e
coinvolgenti di MIC Musical International Company che, dopo il riallestimento
di ‘Divina Commedia’ lo scorso anno, sceglie ancora una volta il Teatro Vaccaj
come residenza di allestimento e debutto in anteprima regionale per la nuova
produzione, stringendo una collaborazione con Compagnia della Rancia a sostegno
delle attività sul territorio e dello sviluppo delle produzioni teatrali.
Lo spettacolo - nella forma espressiva
del teatro di narrazione - si snoda su due binari narrativi paralleli, che si
sovrappongono, si scambiano, si alternano pur rimanendo sempre riconoscibili e
rende attuale un racconto che, se pur parte di un recente passato, dichiara
tutta la sua triste attualità nell’avidità dell’uomo.
Da una parte c’è un dettagliato racconto
dello scenario storico del secondo dopoguerra (con riferimento agli anni
’40-50-60): un viaggio nelle radici dialettali e popolari del nostro paese,
nell’incredibile varietà di tradizioni ed usi che, rappresenta un patrimonio
ancor oggi inestinguibile e straordinario e dall’altra c’è una rappresentazione
reale degli accadimenti processuali relativi alla tragedia che colpì il 9
ottobre 1963 la terra a confine tra la provincia di Belluno e quella, al tempo,
di Udine.
Carlo Semenza e Tina Merlin sono i
protagonisti dello spettacolo e furono i protagonisti degli accadimenti, degli
antefatti della tragedia del Vajont. Carlo Semenza è il progettista della diga,
rappresenta il mondo dell’industria, dell’imprenditoria che si deve confrontare
con la politica e le Istituzioni, e, inevitabilmente, scendere a compromessi.
Ingegnere civile, è stato, ai tempi in cui si svolsero i fatti, uno dei più
esperti costruttori di dighe d’Europa. Alpinista, amava profondamente la
montagna.
A questo personaggio di notevole
caratura e a quello che si annuncia un progetto assolutamente ambizioso ed
estremamente rischioso, incompatibile con le caratteristiche geologiche del
territorio, si contrappone la coraggiosa Tina Merlin. Una donna straordinaria,
ex staffetta partigiana, diventa giornalista dell’Unità, esponendosi in prima
persona, con i suoi articoli e le sue denunce, in una strenua battaglia dalla
parte dei deboli, una donna libera e di grande giustizia… come tutti gli
individui giusti e liberi, inevitabilmente sola contro i poteri forti.
‘Il Vajont di tutti’ è soprattutto un
racconto di speranza e forza, una storia fatta di gente che decide di andare
avanti. Ogni uomo nel racconto della propria vita ha, prima o poi, a che fare
con il dolore, qualunque esso sia, ed in quell’attimo, in quel momento sta
all’uomo scegliere e decidere se fermarsi o andare avanti.
Fil rouge dello spettacolo sarà la
musica, che con l’aiuto di immagini, proiezioni e filmati accompagnerà il
pubblico, nella narrazione. Protagonisti di quest’opera originale sono Andrea
Ortis (anche autore e regista), Michele Renzullo, Selene Demaria.
Biglietti in vendita online su
www.vivaticket.com, nelle biglietterie del circuito AMAT/Vivaticket e al
botteghino del Teatro, aperto a partire da mercoledì 2 novembre, dalle 18 alle
20 (domenica 6 dalle 14).
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