Ancora
risuonano le parole del sindaco di Tolentino sulla sospensione del Consiglio
comunale tolentinate e, dopo l’intervento del candidato sindaco Mauro Sclavi,
anche il candidato sindaco Massimo D’Este stigmatizza l’intervento del sindaco
Pezzanesi:
“La legge
premia chi governa con la piena maggioranza e la giunta ha il dovere di
garantire in sede di Consiglio Comunale i numeri richiesti per gestire la
discussione senza tentare di prevaricare. La mancanza del numero legale
dell’ultimo Consiglio Comunale è dunque inaccettabile e rappresenta l’ennesima
prova di forza di una maggioranza con l’acqua alla gola e la necessità di
trasformare ogni occasione in una campagna elettorale.
Le assenze
sono dovute a motivi e a conflitti di carattere politico che il sindaco tenta
di occultare accusando la minoranza di aver ostruito i normali e democratici
processi decisionali. Ciò che è accaduto durante il Consiglio Comunale, al
contrario, non è altro che la reazione a un comportamento e un atteggiamento
politici che l’attuale maggioranza di centrodestra ha mostrato di possedere nel
corso di questi anni e che ora, di fronte alla crisi di tipo governativo almeno
di quest’ultimo quinquennio, è diventato la norma e la strategia di azione
quotidiana”.
Il candidato
sindaco D’Este ha condannato questa strumentalizzazione politica: “Strumentalizzare
a fini elettorali una legittima presa di posizione delle minoranze è un atto
inaccettabile, così come fare riferimento al candidato sindaco Massimo D’Este
per denigrare palesemente la coalizione di centrosinistra, da me rappresentata,
in opposizione all’attuale gestione nelle prossime amministrative di giugno.
Nello specifico, si continuano a cercare giustificazioni sui ritardi
dell'inizio dei lavori per la costruzione del Campus tra burocrazia e
irresponsabilità delle forze di opposizione. Chi sarà il prossimo su cui la
giunta Pezzanesi cercherà di scaricare il barile?”
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