E’ Natale, con
molto anticipo ci sono luci che si accendono ed altre che si spengono: sono
quelle dell’ambulatorio della Guardia Medica della città. E’ inaudito ciò che
sta accadendo; e che nessuno riconduca alla solita polemica strumentale il
nostro disappunto. Trasversalmente la strategia è evidente.
La Sanità
Marchigiana, a fronte di alcuni reparti specialistici eccellenti, registra
tagli drastici su tutti i servizi ad integrazione socio-sanitaria o
sanitari/distrettuali. E’ un dato oggettivo e basta. E così anche il nostro
ospedale ‘S. Salvatore’ sta venendo giù, non solo fisicamente, ma anche nei
servizi, resi al minimo e di pessima fruizione. Una città di quasi 20.000
abitanti è privata anche del minimo sindacale: la Guardia Medica notturna. Con
una giustificazione puerile: nessuno vuol ricoprire quel ruolo. Oppure non si
vuole fare assunzioni adeguate?
Tolentino
ormai è tagliato fuori dalla ricostruzione sismica con un polo scolastico, di
cui non si conosce ancora la tempistica di costruzione, ed il centro storico
diventato un deserto grazie solo a promesse finora non mantenute.
Però
stranamente appena è circolata la ‘voce’ della chiusura della Guardia Medica
dalla regione è stato presentato il ‘disegno’ del nuovo ospedale: operazione di
grande opportunismo politico per rassicurare la città, però senza una data
certa e senza un luogo scelto: sembra propaganda per ammansire i cittadini.
Ma i cittadini
stanno perdendo la pazienza, in quanto giornalmente si stanno accorgendo dello
scippo di servizi essenziali e di lunghissime trafile per prenotare visite per
la propria salute, che devono essere fatte a Civitanova, oppure ad Ancona,
Pesaro o San Benedetto, oppure in strutture private in tempi ragionevoli. E’
questa la sanità che vogliamo? No, quindi rivogliamo subito la Guardia Medica
notturna e servizi efficienti per la nostra salute. E’ Natale, accendiamo anche
la luce dell’ambulatorio della Guardia Medica, subito.
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