Oggi, 9 Giugno, la Macerata informale ricorda uno dei suoi figli più amati e noi che scriviamo queste righe uno degli amici più unici che possiamo aver conosciuto: Maurizio Speranza.
"Paciarolo" da sempre, Maurizio si spense 10 anni fa per un male INCURABILE che nel giro di pochi mesi tra il settembre del 2010 e il giugno del 2011 lo strappò alla sua famiglia e alla nostra quotidianità.
Ma mai al nostro ricordo ne' al nostro affetto. Musicista, con una voce canora da "basso" limpida e calda, dalla timbrica facilmente e immediatamente riconoscibile, Maurizio, soprattutto grazie all'assidua consulenza artistica e umana di suo padre Luigi, ha dato di originale alla Città una lezione di semplicità che non è stata solo incarnazione artistica ma lezione esistenziale intrinseca nell'humus pensante del maceratese.
Cioè, che felice è solo l'uomo che prende coscienza della propria preziosità di creatura davanti a sé e, pur davanti agli altri, riesce a condividerla.
Se ci limitassimo a considerare il nostro amico " solo" nella sua veste di diversamente abile la cosa avrebbe un suo valore certamente nel suo contesto, ma Maurizio con la sua poetica raccolta in particolare nel volume "Soffi d'amore" è andato ben oltre lasciandoci non solo in base al concetto enunciato prima il recupero di una lezione maceratese di semplicità fruttuosa, ma anche l'interrogativo di come leggere con ottimismo questi nostri giorni, indicando che l'ottimismo è frutto della conversione del cuore. In questo senso potremo tornare a vivere la "festa" esteriore, avendo costruito in noi quella interiore.
Uno stile esistenziale e cristiano di cui tornare a far tesoro. Anche per la nostra città a cui Maurizio aveva in propria autonomia contribuito alla crescita culturale. Non un solo cantante il nostro amico, ma anche un filosofo e un poeta, fattosi prossimo per gli altri in ogni occasione.
Maurizio artista multiforme insomma ma uomo e uomo maceratese il cui monito di semplicità rimarrà perenne. Scriveva infatti il nostro amico: " Le feste vere sono quelle che hai dentro. Vivile!" . E' con lo spirito della festa fatto di serenità e di raccoglimento vogliamo ricordarti e salutarti ancora. Grazie Maurizio, buona strada a te, da noi e dalla tua Macerata Granne!
Giovanni Marresi
"Paciarolo" da sempre, Maurizio si spense 10 anni fa per un male INCURABILE che nel giro di pochi mesi tra il settembre del 2010 e il giugno del 2011 lo strappò alla sua famiglia e alla nostra quotidianità.
Ma mai al nostro ricordo ne' al nostro affetto. Musicista, con una voce canora da "basso" limpida e calda, dalla timbrica facilmente e immediatamente riconoscibile, Maurizio, soprattutto grazie all'assidua consulenza artistica e umana di suo padre Luigi, ha dato di originale alla Città una lezione di semplicità che non è stata solo incarnazione artistica ma lezione esistenziale intrinseca nell'humus pensante del maceratese.
Cioè, che felice è solo l'uomo che prende coscienza della propria preziosità di creatura davanti a sé e, pur davanti agli altri, riesce a condividerla.
Se ci limitassimo a considerare il nostro amico " solo" nella sua veste di diversamente abile la cosa avrebbe un suo valore certamente nel suo contesto, ma Maurizio con la sua poetica raccolta in particolare nel volume "Soffi d'amore" è andato ben oltre lasciandoci non solo in base al concetto enunciato prima il recupero di una lezione maceratese di semplicità fruttuosa, ma anche l'interrogativo di come leggere con ottimismo questi nostri giorni, indicando che l'ottimismo è frutto della conversione del cuore. In questo senso potremo tornare a vivere la "festa" esteriore, avendo costruito in noi quella interiore.
Uno stile esistenziale e cristiano di cui tornare a far tesoro. Anche per la nostra città a cui Maurizio aveva in propria autonomia contribuito alla crescita culturale. Non un solo cantante il nostro amico, ma anche un filosofo e un poeta, fattosi prossimo per gli altri in ogni occasione.
Maurizio artista multiforme insomma ma uomo e uomo maceratese il cui monito di semplicità rimarrà perenne. Scriveva infatti il nostro amico: " Le feste vere sono quelle che hai dentro. Vivile!" . E' con lo spirito della festa fatto di serenità e di raccoglimento vogliamo ricordarti e salutarti ancora. Grazie Maurizio, buona strada a te, da noi e dalla tua Macerata Granne!
Giovanni Marresi
Una presentazione stupenda,una descrizione perfetta della persona di Maurizio!Ti ringraziamo e ti ricordiamo con affetto e simpatia riposa in pace, Maurizio
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