Nella dichiarazione dei redditi è possibile indirizzare il 5 per mille a enti impegnati nei servizi sociali
Il 5 per mille, ricordano
il Sindaco Giuseppe Pezzanesi e l’Assessore Francesco Pio Colosi può essere
destinato al proprio Comune di residenza per i servizi sociali e può essere
determinante per la qualità della vita dei soggetti più deboli.
Anche per quest’anno,
tutti i contribuenti potranno – in fase di compilazione delle loro
dichiarazioni dei redditi (CUD, modello 730, modello UNICO) relative al periodo
di imposta 2020 – destinare il 5 per mille della loro imposta sul reddito delle
persone fisiche/IRPEF ad alcuni soggetti per il sostegno delle attività di
questi (v. articolo 2, comma 1, del decreto legge 225/2010, convertito dalla
legge 10/2011).
Tra i soggetti
destinatari, anche i Comuni, per le loro attività sociali. E’ bene precisare
che il 5 per mille non sostituisce l’8 per mille e che non è una tassa
aggiuntiva in quanto cambia soltanto il destinatario di una quota pari al 5 per
mille della propria dichiarazione dei redditi. Invece di andare allo Stato,
essa sarà assegnata al Comune di residenza o all’ente o associazione che verranno
scelte.
Per destinare il
proprio 5 per mille al Comune è previsto, in allegato a tutti i modelli per la dichiarazione
dei redditi, un apposito modulo o sezione. Per scegliere il proprio Comune di
residenza quale destinatario del 5 per mille è sufficiente firmare nel riquadro
che riporta la scritta “Sostegno delle attività sociali svolte dal Comune di
residenza”.
Destinare il 5
per mille al proprio Comune perché serve a sostenere la spesa sociale, cioè
quegli interventi fatti dall’amministrazione comunale per alleviare tutte le
situazioni di disagio che probabilmente tutti abbiamo sotto gli occhi.
Purtroppo il
Comune ha sempre meno fondi per le politiche sociali e per le azioni di ausilio
alle categorie più svantaggiate della popolazione. Negli ultimi anni il Fondo
nazionale per le politiche sociali, che serve a finanziare gli interventi sul
territorio per le attività sociali e che quindi viene destinato a tutti i
Comuni, è stato fortemente ridimensionato.
Dare al Comune
il 5 per mille, aiuta a recuperare almeno una parte dei fondi che sono venuti a
mancare per aiutare le fasce più bisognose della popolazione, anche nella propria
città.
Invece
destinando il 5 per mille il Comune potrà proseguire e ampliare i servizi sul
versante del sociale. Da solo – se i fondi che riceverà saranno sufficienti – o
associandosi con altri Comuni.
Utilizzando le
proprie strutture e avviando collaborazioni con enti o associazioni che operano
nel sociale. Della destinazione delle somme il Comune redigerà, comunque entro
un anno dall’erogazione, un rendiconto.
Se non si
destina il 5 per mille non si risparmia nulla e non aiuta nessuno. Questo
perché le quote che saranno realmente assegnate saranno esclusivamente quelle
dei contribuenti che avranno fatto la loro scelta apponendo la firma. Se non
firmi, quei fondi rimarranno allo Stato.
Se firmi per il
Tuo Comune, rimarranno a disposizione della Tua comunità.
La solidarietà
in un gesto. Una firma che non costa niente!
Per saperne di
più ci si può rivolgere agli uffici amministrativi del Comune di Tolentino
(info: paolo.bini@comune.tolentino.mc.it 0733.901270) o si può chiedere al proprio
commercialista. È una cosa semplice che non ci costa niente in più di quel che
verseremo.
Commenti
Posta un commento