“In
questi giorni sono arrivate nelle abitazioni e nelle aziende tolentinati gli
avvisi Tari per la prima rata in scadenza il 30 aprile. Al nostro Ufficio
Tributi stanno arrivando molte chiamate, soprattutto da parte di imprenditori
che hanno subito le chiusure, sia in questi ultimi mesi che in periodi più protratti
nel tempo e che ci chiedono come devono comportarsi in questo specifico caso”:
ha affermato la vicesindaco e assessore al bilancio e tributi Silvia
Luconi.
Secondo la vicesindaco ancora non è dato conoscere chi avrà l’esenzione: “Noi sappiamo, purtroppo, che abbiamo, in un modo e nell’altro, le mani legate qualora non ci fossero interventi economici veri e propri da parte del Governo centrale che ha capito le reali necessità e soprattutto ha capito che non si può pensare di risolvere il problema economico del ristorante o piuttosto dell’agriturismo o del negozio o della palestra che è stato chiusa con mille euro una tantum all’anno e quindi ha fatto degli interventi seri e circostanziati circa la tassazione e in questa fase stiamo aspettando che questi trasferimenti arrivino. E’ ovvio che non esenteranno tutto l’anno temporale ma esenteranno con tutta probabilità, come è stato lo scorso anno, il periodo di vera e propria chiusura”.
In questa fase cosa succede?
"Anche
se la scadenza è del 30 aprile e anche se ovviamente invitiamo tutti a pagare
la prima rata, con l’Ufficio stiamo monitorando i flussi economici per capire
quando si potrà dare la possibilità di chiedere il rimborso alle varie attività
che stanno pagando o hanno pagato. Ovviamente c’è qualche giorno di tempo per
poter regolare il pagamento, visto anche il momento di incertezza.
Ringraziamo tutti i cittadini e soprattutto tutti gli imprenditori per la grande pazienza. Noi abbiamo capito e compreso quale sia il problema da affrontare e lo stiamo monitorando affinché venga risolto il prima possibile.
Ci premeva mandare questo messaggio che invio anche a nome dell’Amministrazione e del Sindaco Pezzanesi che in prima persona ha mosso, diciamo le acque, su questa tematica anche dopo aver chiesto di far riaprire le attività e ha chiesto di intervenire in svariati modi per riaprire anche le palestre. Ci tenevamo a dare questo messaggio perché riteniamo che chi è in attesa a casa con la cartella da pagare debba sapere che cosa il Comune sta facendo per fronteggiare questo tipo di necessità”.
TEFA
RispondiEliminaTEFA è un nuovo contributo con una media di 10 euro a cartella. Da quello che ho sentito si tratta di diserbanti. Una cifra che supera per ettaro quello che gli Usa hanno speso in Viet Nam. Senza considerare gli effetti collaterali. Spero che la notizia sia falsa.
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