Dopo che il
Comando dei Carabinieri per la Tutela del Lavoro ha accertato, nel territorio
provinciale di Macerata, un caso di vero e proprio caporalato in un’azienda con
sede legale a Tolentino. Modalità criminali adottate nei confronti di
cosiddetti lavoratori fragili, operai indigenti che avevano bisogno di un
rapporto di lavoro per sanare la loro posizione di clandestinità sul territorio
italiano.
A questi
lavoratori è stato chiesto di versare 500 €, che, in base al d.l. 34/2020,
debbono essere sostenuti dal datore di lavoro. Una situazione ricorrente molto
più di quanto si pensi e che non sorprende affatto Città in Comune, ben consapevole
delle condizioni di fragilità sociale sul nostro territorio, anche nell'ambito
dei rapporti lavorativi. Capita molto spesso che, a coloro che hanno bisogno di
un lavoro per poter restare sul territorio italiano, venga chiesta l’erogazione
di somme di denaro, a vario titolo assolutamente illegale, talvolta fino a
configurare veri e propri casi di estorsione. Nel caso di specie, inoltre, gli
operai erano stati sistemati in un alloggio assolutamente inidoneo e insalubre,
in condizioni di degrado.
Sfruttare situazioni di bisogno di esseri umani, di lavoratori e lavoratrici, è
quanto di più infimo e bieco l’imprenditoria di questo paese possa arrivare a
perpetrare, oltre ad essere una gravissima violazione della legge. Città in
Comune non può e non deve restare silente rispetto a notizie del genere e ha il
dovere di denunciare come questo fenomeno, sempre più spesso, prenda piede
anche sul nostro territorio e come gravi violazioni del diritto del lavoro non
siano pratica circoscritta solo a certe zone d'Italia, che nell’immaginario
collettivo restano terra di caporalato.
Parimenti non è più solo il settore dell’ agricoltura l'ambito destinato a
certe pratiche vigliacche di sfruttamento. Lo stesso fenomeno della
ricostruzione post-sisma sul nostro territorio, con i suoi numerosi cantieri,
ne è stato coinvolto. Ulteriormente il grande flusso di denaro che arriverà
grazie al Recovery Plan potrà moltiplicare queste gravi violazioni. Per tutti
gli esseri umani, italiani e stranieri, le condizioni di lavoro debbono essere
le medesime. Per tutti, indipendentemente dalla nazionalità, è indispensabile
lavorare con dignità e giusto salario, senza alcun tipo di abuso o
sfruttamento. Ancora di più per chi, senza lavoro, diventa assolutamente
invisibile, privato della possibilità di godere di ogni diritto umano
riconosciuto, compresa la semplice sopravvivenza.
Città in Comune, per quello che le compete, se non altro come formazione
politica e sociale, sarà vigile sul territorio, anche perché sia netta la
differenza tra coloro che offrono un lavoro e la possibilità di una vita
migliore, rispettando ogni regola prevista dalla nostra legislazione e chi è
capace, invece, di approfittare di ogni situazione di fragilità, nei confronti
di chicchessia, specie in un periodo economicamente difficilissimo in cui
chiunque, italiano o straniero, potrebbe trovarsi in una situazione a dir poco
drammatica. Ci auguriamo e confidiamo che gli organi competenti anche in
futuro, intensifichino le attività di controllo e prevenzione.
Città in
Comune
Commenti
Posta un commento