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Si è spenta suor Lucia, che ha educato molti tolentinati

 


E’ giunta notizia a Tolentino della morte di Suor Lucia Antonini. Personaggio conosciutissimo e particolarmente amato, ha diretto per moltissimi anni, la scuola materna gestita dalle maestre Pie Venerini e la scuola di formazione professionale per maestre d’asilo.

Suor Lucia Antonini, originaria di Collamato di Fabriano, nata nel 1931, studia a Tolentino e dopo il diploma magistrale entra nelle Maestre Pie Venerini come probanda. Dopo due anni di noviziato, insegna a Roma e a Viterbo. Poi, nel 1957 viene mandata a Tolentino ad aiutare suor Leonilde. Le Pie Venerini, infatti, dal 1918 avevano la gestione del ‘giardino d’infanzia’, oggi scuola Bezzi. Qui rimane tredici anni. Nel 1968 viene istituita la scuola statale materna e nel 1970 le Pie Venerini si trasferiscono nella sede di loro proprietà in via Corridoni.

“Abbiamo raggiunto anche il numero di 180 bambini” raccontava in un’intervista, non senza un pizzico di orgoglio. “Eravamo quattro suore: suor Leonilde, suor Elia, io e la suora della cucina, oltre a due o tre laiche che ci aiutavano. Abbiamo avuto anche le lavoratrici che si fermavano anche a dormire, oltre alle interne, 15-20 ragazze, perché le Magistrali erano solo a Tolentino. Quindi, qui venivano tutte queste ragazze da tutto l’entroterra. Io – raccontava - fino al 1976 sono comunque rimasta al ‘giardino d’infanzia’ come dirigente. Poi sono tornata qui e contemporaneamente insegnavo alle Magistrali. Ho insegnato anche tre anni alle scuole medie. Ed eccomi qui… finché i Superiori mi tengono, visto che ormai sono arrivata a 81 anni!”.

Nel 2012 Suor Lucia fu messa a riposo e trasferita in un convento di Fano. L’Amministrazione comunale e tutta la Città organizzarono una grande festa in piazza della Libertà per tributare il giusto ringraziamento ad una persona davvero speciale che aveva cresciuto nel suo asilo quasi tutti i tolentinati. La data dei funerali verrà fissata nelle prossime ore e si terranno a Tolentino, dove Suor Lucia sarà tumulata, presso la Cappellina delle Pie Venerini, al Cimitero comunale.

 Il Sindaco di Tolentino Giuseppe Pezzanesi partecipa commosso ed esprime tutto il suo cordoglio, dell’Amministrazione comunale e della Città tutta per la morte di Suor Lucia Antonini: “Era una persona davvero straordinaria che tutti porteremo nel cuore  sia come educatrice che come suora. Ha educato la quasi totalità dei tolentinati e con il suo sorriso ha cresciuto intere generazioni. Molto presente oltre che nella vita religiosa cittadina anche in quella sociale ha contribuito alla crescita della nostra Comunità. Sempre pronta ad aiutare il prossimo è stato un punto fermo per tantissime persone.

Prima ancora che emergessero tutti gli aspetti di carattere lavorativo e di efficienza, dell’opera educativa di Suor Lucia, voglio sottolineare l’aspetto umano, la grande forza di carattere, la coriacità e la costanza con cui si dedicava a sensibilizzare istituzioni e non per poter raccogliere quanto necessario per la comunità che gestiva, fatta di bambini che amava profondamente e che sapeva che, una volta cresciuti, sarebbero stati autentici perni della civiltà del futuro. Non perdeva mai la speranza e anche nei momenti più difficili riusciva a trovare sulla sua strada quanto necessario.

Faceva della preghiera e della fede in Dio una autentica missione di vita e mi raccontava spesso che si raccoglieva in preghiera per le sorti della nostra Città. Non abbiamo mai smesso di sentirci al telefono, soprattutto dopo il suo posizionamento a riposo e nonostante la malattia aveva sempre parole dolci e di conforto per il prossimo, mai pensava a se stessa. Non dimenticherò mai quanto ha cercato di starci vicino e di incoraggiarci dopo il sisma e dopo la comparsa del covid. Per questo e molto altro resterà sempre in vita nei nostri ricordi e nei nostri cuori. Faremo comunque in modo di onorarla sempre e nel qual caso avremo l’occasione, di intitolargli qualcosa di importante che riguardi il mondo scolastico e i nostri ragazzi e tutto ciò in cui lei si è spesa e ha creduto”.

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