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Il Questore Pignataro in visita alla Pars di Corridonia

Ieri mattina, il Questore di Macerata Antonio Pignataro e la dirigente della Digos di Macerata, Nicoletta Pascucci, hanno fatto visita alla Pars onlus di Corridonia. Si sono intrattenuti con i ragazzi e il personale educativo delle comunità terapeutiche e con i responsabili Pars per un dialogo e un saluto in vista del trasferimento del Questore a Roma.
“Siamo molto grati al Questore Pignataro per la dedizione, l’impegno e lo scrupolo con cui ha svol- to il suo lavoro nel nostro territorio - afferma la dott.ssa Nicoletta Capriotti, Presidente della Pars -. Sono anni duri nella lotta alla droga e il dott. Pignataro si è distinto per la sua capacità di contrastare in tutti i modi la diffusione di questa piaga. Lo ringraziamo dal più profondo del cuore per il suo lavoro in difesa dei giovani e delle famiglie in difficoltà”.

“Grazie per le belle e dorate parole che riempiono il mio animo di coraggio per continuare, senza un passo indietro, la mia lotta per difendere le giovani generazioni dalla droga ed evitare sofferenze alle loro amate famiglie.


Nessun premio può essere barattato con la vita dei nostri ragazzi e dei no- stri bambini che ogni giorno vengono avvelenati da lobbies economiche con piena crudeltà condivi- sa involontariamente da tutti, “tutti siamo responsabili - ha detto Pignataro alla Comunità Pars -.

Io, con i miei valorosi poliziotti, e il Procuratore Giorgio, insieme ai propri Sostituti, abbiamo combat- tuto una guerra impari “ripeto” salvando qualche ragazzo, evitando sofferenze alle loro famiglie e adempiendo i nostri compiti con Onore e Disciplina come dovrebbe fare un buon Dervitore dello Stato per migliorare questa nostra società. Occorre combattere l’indifferenza che è il male peggiore della nostra società.

Occorre sottolineare che non fare delle scelte di campo, che siamo obbligati a fare “decidere con chi stare e dove stare” vuole significare un brivido della nostra vita che non torna più indietro e, quindi, nell’istante in cui non si fanno le scelte di campo.

Una parte di Noi muore e con questa mancata scelta anche tanti ragazzi (basta ricordare i due ragazzi direi bambini di Terni). La promessa di tutti Noi come cittadini di buona volontà, non deve essere quella di sconfiggere de- finitivamente il male ma certamente, con la nostra condotta, quella di far prevalere il bene. Grazie per il lavoro che fate per aiutare questi ragazzi ad appropriarsi della loro dignità della loro vita”.

Redazione - laScansionenet

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