“Siamo
abituati a vivere Macerata camminando tra vicoli, strade, piazze citandone i
nomi. Di certo non pensiamo che dietro a quei nomi ci siano persone che hanno
attraversato il nostro tempo e alcune anche le nostre stesse strade, così è per
la via dove abitiamo, così per i luoghi che frequentiamo. La nostra vita è
sempre di più ‘un treno in corsa’, come ci ricorda un bellissimo quadro di Ivo
Pannaggi, ed è sempre più difficile ‘camminare’ per riflettere, conoscere”:
così scrive nell’introduzione al suo libro "Abitare le vie della Memoria. Storie di libertà camminando per la città di Macerata" la prof.ssa Daniela
Meschini.
L'iniziativa
era stata pensata, fin dallo scorso mese di marzo, come proposta di trekking
urbano in diverse zone significative della città di Macerata, con testimonianze
e visite alla scoperta dei protagonisti della resistenza nel nostro territorio
a 75 anni dalla liberazione, ma l'emergenza sanitaria dovuta all'epidemia di
Covid-19 ha costretto a rinviare l'evento.
Il
miglioramento della situazione sanitaria consente ora all’Azione Cattolica diocesana ed all’ANMIG (Associazione Nazionale Mutilati ed Invalidi di Guerra), di
proporre comunque, per non dimenticare il sacrificio di chi ha dato la vita per
proiettare l’Italia nella democrazia, per domenica
30 agosto alle ore 18:00 nel cortile di Palazzo Conventati e con il
patrocinio del comune di Macerata e della Provincia di Macerata, la presentazione del volume curato dalla
prof.ssa Daniela Meschini. Sarà occasione per scoprire le tante figure
significative di questo momento fondamentale della nostra storia, con l'autrice
che dialogherà con lo scrittore Jonathan Arpetti.
La
partecipazione è libera ma, per ragioni di sicurezza, previa prenotazione
obbligatoria al numero 3356881977, l'accesso sarà consentito con l’uso della
mascherina ed il rispetto delle misure di distanziamento previste dalla legge.
La
presentazione è un’occasione per riaffermare il valore della democrazia ed un
invito a riscoprire i luoghi della città dedicati ai testimoni per la libertà.
Il percorso di formazione che ogni anno l’Azione Cattolica diocesana propone
agli aderenti vuole sempre essere anche stimolo culturale e azione di sensibilizzazione
della comunità civile sui temi dell’accoglienza, della solidarietà, della
democrazia e del bene comune, con un’attenzione particolare a promuovere
sinergie con altre realtà, impegnate nella vita cittadina.
Per questo si
è voluta coniugare la riflessione sul tema dell’abitare da credenti la città
con i valori della libertà e della democrazia attraverso un percorso di
riscoperta dei luoghi di Macerata dedicati al ricordo dei testimoni per la
libertà, il quale sarà effettuato appena lo permetteranno le norme anti Covid.
La resistenza
nel Maceratese non fu solo armata, ma soprattutto civile, grazie anche
all’apporto dato dalle donne e dai sacerdoti, che si sacrificarono per cercare
di salvare i parrocchiani e spesso provarono ad intercedere per partigiani
arrestati e avviati alla fucilazione. Durante il periodo furono uccisi 1279
soci e 202 sacerdoti assistenti; 112 furono insigniti della Medaglia d’Oro al
Valore, la maggior parte dei quali provenienti dall’Azione Cattolica.
Ricordando di
essere debitori a queste persone che sacrificarono la propria vita per gli
altri l’autrice sottolinea il significato del libro: “Questo lavoro vuole
essere un piccolo contributo alla conoscenza dei luoghi in cui viviamo, che
ogni giorno attraversiamo e che profumano di radici e di storie di uomini e
donne e della loro vita donata”.
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