Ampia discussione tra tutti i sindaci
appartenenti all’Unione Montana dei Monti Azzurri si è avuta durante l'ultimo
consiglio, che ha stabilito il divieto di installazione e sperimentazione del
5G in ciascun comune che rientra nel territorio dell’Unione Montana dei Monti Azzurri
di San Ginesio.
È stato applicato il principio
precauzionale sancito dall'Unione Europea, prendendo come riferimento i dati
scientifici più aggiornati, indipendenti da legami con l'industria e già
disponibili sugli effetti delle radiofrequenze, estremamente pericolose per la
salute dell'uomo. Si tratta di un argomento spinoso, che richiede le giuste
delucidazioni da fornire alla cittadinanza.
Tutti i quindici sindaci dei comuni
dell'Unione Montana sono consapevoli che lo Stato ha già venduto ai vari
gestori le frequenze e difficilmente si potrà vietare l'installazione senza
incorrere nell’interruzione di pubblico servizio, ma tutti concordano nel
dotarsi di un piano antenne affinchè le frequenze 5G debbano essere posizionate
nei luoghi prestabiliti dal piano.
In questo contesto, è Silvia Luconi,
delegata del Sindaco di Tolentino per l’Unione Montana, a motivare le ragioni
della sua astensione: "Tolentino già da anni ha affrontato questo problema
e, dopo approfondito confronto con Arpa, ha approvato un regolamento e
incaricato un tecnico specializzato per un piano Antenne".
L’obiettivo dell'Unione Montana è quello
di fornire una giusta alternativa ai propri comuni membri rispetto
all'installazione indiscriminata delle frequenze 5G, per questo ha avviato un
piano antenne dei 15 comuni, allargando su tutto il territorio il lavoro
iniziato da Tolentino.
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