Non si è fatta attendere la risposta al
sindaco tolentinate da parte del consigliere regionale, Sandro Bisonni, all'indomani
della scoperta della dimenticanza del Comune nella vicenda dell'inceneritore e
dopo la risposta del sindaco alle sue osservazioni:
“Se lo scopo della minaccia
di querela è quello di tentare di intimorirmi o di farmi tacere, il sindaco ha
fallito completamente nel suo intento. Se lo ritiene proceda pure”. Ha esordito
così il consigliere regionale Bisonni in relazione alla minaccia da parte del
sindaco di Tolentino di adire alle vie legali nei suoi confronti, dopo la
denuncia dello stesso sulla grave dimenticanza del Comune, che non ha segnalato
la presenza di una scuola nelle vicinanze dei luoghi di installazione di un
inceneritore a Tolentino:
“Questa è la goccia che fa traboccare il vaso! Il
sindaco politicamente parlando, ha dimostrato per l'ennesima volta la sua
incapacità gestionale. Tanta approssimazione può diventare pericolosa per la
Comunità intera che per tale mancanza avrebbe anche potuto rischiare di
trovarsi un nuovo inceneritore sul territorio.
Fortunatamente questo non
accadrà, avendo il sottoscritto posto rimedio alle distrazioni di Pezzanesi.
Non certo per compiacenza personale o per questioni d’immagine. Semplicemente
perché ho sempre lavorato per il bene della nostra regione. L'ho sempre fatto e
continuerò a farlo con o senza incarico politico”.
Passando ad analizzare
l’operato di Pezzanesi, Bisonni evidenzia che “difficilmente si riesce a
trovare un esempio tanto negativo nella storia di tutti i comuni delle Marche”.
Ed a sostegno di questo assunto elenca alcune tra le situazioni maggiormente
negative:
“Una gestione fallimentare della fase emergenziale post sisma con le
persone ancora dentro ai container in una sorta di convivenza forzata;
l'individuazione di un costoso e isolato capannone industriale come sito ove
realizzare gli alloggi per gli sfollati; la ricostruzione pubblica ferma e
quella privata a rallentatore; le politiche di spopolamento del centro storico
con il decentramento delle scuole, la superficialità con cui si sarebbe voluta
accettare la prospettata donazione da parte dell'Arpa Foundation; il rifiuto
totale degli aiuti offerti dalle rappresentanze politiche in nome di una
esaltata e illusoria autosufficienza, la cacciata di due assessori rei di non
aver timore nell'usare un po' di buonsenso.
Da ultima, appunto, la mancata
segnalazione alla Provincia della presenza di una scuola vicina al luogo ove si
vorrebbe far sorgere un inceneritore, fatto gravissimo perché dirimente ai fini
del diniego dell'autorizzazione da parte della Provincia”.
Infine il
consigliere regionale Bisonni ha invitato il sindaco alle dimissioni: “Viste la
comprovata incapacità amministrativa e la totale inadeguatezza al ruolo
istituzionale che per nostra disgrazia ricopre, se Pezzanesi amasse solo
minimamente la nostra Comunità rassegnerebbe immediatamente le dimissioni.
Ma
temo che ami solo se stesso e che l'attaccamento a quella poltrona sia troppo
forte, perché tornerebbe a fare l'assicuratore e questo non gli conferirebbe
quella visibilità a cui tanto agogna. La speranza, comunque, è sempre l'ultima
a morire”.
Commenti
Posta un commento