Esce dalla terza Commissione Ambiente del Consiglio regionale, per
iniziativa del Vicepresidente Sandro Bisonni, la proposta di legge per la
riduzione dei rifiuti derivanti dai prodotti monouso realizzati in plastica. E’
la prima legge a livello nazionale di questo tipo che anticipa anche il
recepimento della Direttiva comunitaria in materia ambientale. Una legge di
assoluta eccellenza.
La prima a livello nazionale (nelle altre Regioni si
registrano, ad oggi, soltanto ordinanze a livello locale) e, addirittura, anticipatrice
della norma statale (‘Salvamare’) che dovrebbe recepire le volontà, enunciate
in sede europea dalla nota Direttiva comunitaria dello scorso marzo, sui
divieti ai prodotti in plastica monouso.
E’ già nelle premesse di fondo la
soddisfazione del Vicepresidente, Sandro Bisonni, promotore e primo firmatario,
per il via libera in Commissione alla proposta di legge contenente le ‘norme
per la riduzione dei rifiuti derivanti dai prodotti monouso realizzati in
plastica’. Norma che arriverà in Aula per l’approvazione definitiva entro il
mese di luglio, come ha affermato il consigliere Bisonni:
“Una legge che cerca
di indirizzare scelte e comportamenti, orientandoli a buone prassi
rivolgendosi, in modo particolare, ai soggetti che, fino ad oggi, hanno fatto
uso di materiali in plastica monouso. Regione, Province, Comuni, ma anche
soggetti partecipati, ospedali e strutture sociosanitarie, mense scolastiche e
universitarie, gestori di stabilimenti balneari con servizio bar ristorante,
chiunque organizzi manifestazioni o eventi avvalendosi di contributi regionali
o del patrocinio della Regione dovranno pertanto attenersi alle disposizioni
che fanno divieto, per tali soggetti, di utilizzare prodotti in plastica
monouso”.
Tra i prodotti vietati, i bastoncini cotonati, posate, bicchieri e
piatti di plastica, cannucce, contenitori in polistirene. I prodotti consentiti
per il monouso saranno esclusivamente quei materiali definiti riciclabili non
monouso, biodegradabili o compostabili, mentre continueranno ad essere
utilizzabili quelli per le finalità medico-sanitarie: “Non vi sarà alcun tipo
di pregiudizio per l’utente, che potrà continuare ad usufruire degli stessi
servizi erogati da quei soggetti, ma con materiali ecocompatibili”.
Per quel
riguarda la tempistica di applicazione, all'indomani dell’approvazione della
legge in Aula, i diversi soggetti avranno tempo fino al marzo 2020 per esaurire
le eventuali scorte poi dovranno conformarsi definitivamente alle nuove
disposizioni. Infine, molto significativa risulta essere la previsione,
inserita nell'elenco delle azioni vietate, del divieto di fumo nei tratti di
arenile non provvisti di appositi contenitori per la raccolta dei rifiuti
post-consumo dei prodotti del tabacco con filtri contenenti plastica:
“Sono
fiero di essere riuscito, con l'approvazione di tutte le forze politiche, a far
passare questa mia proposta che unitamente alle mie altre iniziative, già
approvate e in vigore, in tema ambientale rappresentano il raggiungimento di
importanti obiettivi che mi ero prefissato come risposta concreta ai miei
elettori”.
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