‘Queste sono le nostre sae’: è la
scritta su uno dei grandi cartelli apparso in questi giorni a Tolentino,
specificatamente in contrada Pace dove dovranno essere realizzati 40
appartamenti per gli sfollati del sisma 2016. Il secondo cronoprogramma inviato
dal Comune alla Protezione civile e riguardante gli alloggi per gli sfollati
del sisma da realizzare al posto delle soluzioni abitative d’emergenza, in contrada
Pace indica che per il progetto definitivo bisognerà aspettare agosto, per la
gara settembre e per i lavori ottobre. Consegna degli appartamenti nell’ottobre
2020: quattro anni dopo le scosse.
Resta inoltre da chiarire anche un altro
passaggio, già portato in Consiglio comunale nei mesi scorsi dall’opposizione,
che riguarda il rapporto tra Comune e una ditta privata. Il Comune ha scelto
infatti di realizzare gli appartamenti di contrada Pace su un terreno in parte
privato, di proprietà della ditta Elena Ruffini.
L’Ente ha quindi dovuto
comprare l’appezzamento (oltre un milione di euro finanziato, secondo gli atti,
dalla Protezione civile e anche tramite una permuta con un altro terreno di
proprietà comunale). Elena Ruffini nel momento di definizione della vendita si
è anche fatta carico delle spese per il progetto preliminare per le palazzine
da assegnare agli sfollati. A curare il
progetto Ubaldo Severini, uno dei soci della Severini associati.
Durante il
Consiglio comunale aperto dove era presente anche Angelo Borrelli, capo della
Protezione civile nazionale, i consiglieri del Movimento 5 stelle Gian Mario
Mercorelli e Martina Cicconetti hanno posto domande anche sulla compravendita
del terreno in contrada Pace. In particolare il Movimento 5 Stelle ha posto
alcune domande: “come mai il sindaco non ha fatto un bando per acquistare i
terreni per costruire le abitazioni in sostituzione delle sae? Come mai non ha
dato priorità alla scelta di terreni di proprietà comunale come scritto dalla
Protezione civile? Come mai il progetto preliminare degli appartamenti da
realizzare nella zona Pace, è stato realizzato dallo studio Severini Associati
e non dal soggetto attuatore preposto, ovvero l’Erap, come per tutti gli altri
appartamenti?”.
Anche il Partito Democratico ha giudicato la cartellonistica
uno spot propagandistico: “A Tolentino si è passato il segno. I cartelloni
promozionali messi dall’amministrazione Pezzanesi, in zona Pace, sono
indecenti, indegni ed offensivi. Ci si vanta degli appartamenti che verranno
realizzati e consegnati, non si sa quando, agli sfollati. ‘Le nostre SAE’
recita lo spot propagandistico, realizzato con i soldi pubblici, come a dire
che Tolentino è meglio di tutti gli altri comuni del cratere che hanno scelto
davvero le SAE.
Quello che il cartellone non dice è che solo a Tolentino, dopo
circa tre anni, non è stato dato praticamente nessun alloggio ai terremotati.
Non dice che solo a Tolentino c’è una vergognosa area container dove si trovano
a convivere, tra mille difficoltà, centinaia di persone inclusi bambini e
anziani. Non dice che siamo il comune più indietro di tutti sul fronte della
ricostruzione.
La Regione ha dato molte risorse, ma l’attuale amministrazione
Tolentinate fino ad ora è stata in grado di produrre solo un cartellone e un
cronoprogramma “con date che non si sa se potranno essere rispettate” come
dichiarato dal sindaco. Intanto 4.000 persone sono in CAS anche fuori
Tolentino, la città, il suo commercio e le attività produttive sono in lenta
agonia.
Ci auguriamo che gli appartamenti vengano terminati nei tempi previsti
e consegnati a chi ne ha bisogno. Restiamo però dell’idea che quei cartelloni
pubblicitari, pagati con soldi pubblici, se li potevano proprio risparmiare!”
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